Negli ultimi anni il tema della prevenzione dell’Hiv/Aids sembra registrare un calo d’attenzione anche da parte dell‘Unione Europea.
A rilevarlo senza giri di parole l’euparlamentare uscente Daniele Viotti (ricandidato dal Pd alle imminenti elezioni di maggio), che al contrario ha costantemente alimentato, durante il suo mandato, il relativo dibattito e promosso efficaci campagni di comunicazione.
«L’Hiv – spiega Viotti a Gaynews – continua a rappresentare un grave problema di salute pubblica nei paesi Ue, con oltre 25.000 nuovi casi segnalati ogni anno. Per questo, in vista del 1° dicembre mi faccio sempre promotore di una campagna comunicativa per riportare al centro il tema. Nel 2018 ho lanciato un concorso la cui premiazione è avvenuta a Bruxelles il 9 aprile».
La cerimonia di consegna ha concluso il convegno Creativity Saves, nel cui ambito si è reso evidente, grazie soprattutto alla segnalazione di Anlaids Lombardia, come il programma dell’Unione europea per la salute abbia ridotto il finanziamento dei bandi dal 2016 a oggi, passando dagli oltre 46 milioni di euro a pochi milioni di euro. Bandi, giova rilevarlo, finanziati dall’Agenzia esecutiva per i consumatori, la salute e la sicurezza alimentare (Chafea).
Come se non bastasse, la prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili quali Hiv/Aids non è considerata in questi programmi un’azione prioritaria.
Aspetti, questi, che sono stati esplicitamente sollevati dallo stesso Viotti in un’interrogazione a Palazzo Berlaymont che, depositata il 12 aprile, si chiude nei seguenti termini: «Considerata la situazione sopradescritta e la fondamentale importanza dell’informazione e della prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili per tutelare la salute di tutti cittadini, la Commissione può riferire quali azioni intende adottare per ripristinare un finanziamento adeguato per tali progetti?».