Con 14 voti favorevoli e nessuno contrario il Consiglio del Municipio VII di Roma ha approvato la mozione di Annarita Lazazzera (M5s), presidente della Commissione Pari Opportunità, per intitolare a Marcella Di Folco, presidente del Mit dal 1988 fino alla morte (7 settembre 2010), “il Giardino collocato nella parte di piazza di Cinecittà contraddistinta dalle panchine “arcobaleno”.
La mozione prevede inoltre che il presidente del Consiglio municipale e la Giunta si facciano “parte attiva verso le scuole del territorio attraverso la promozione di iniziative rivolte in primo luogo agli studenti per informarli e sensibilizzarli rispetto alle tematiche connesse al contrasto di atteggiamenti discriminatori basati sul genere e sull’orientamento sessuale”.
Presenti in aula consiliare al momento del voto anche Liliana Di Folco, sorella della storica figura del movimento Lgbti italiano, Cristina Leo (coordinatrice del Colt), Massimo D’Aquino (Libellula), Richard Bourrelly (Gay Center).
La decisione d’intitolare il giardino di Cinecittà a Marcella di Folco è stata salutata con plauso dal Mit attraverso un comunicato.
«Intestare un luogo pubblico a Marcella Di Folco – si legge – è motivo di grande onore per il Mit e per tutta la comunità trans. È difficile riportare in poche parole la grandezza e l’importanza del lavoro di Marcella senza il rischio di ometterne delle parti. Il suo impegno politico e sociale unito al suo percorso di vita sono intrecciati con la storia del movimento trans e Lgbtq italiano di cui lei è stata una delle protagoniste principali. Come attivista per i diritti civili, consigliera comunale (la prima trans nel mondo), leader, è stata fondamentale per l’emancipazione delle persone trans in Italia.
Il riconoscimento da parte del VII Municipio è per noi fonte di grande orgoglio, vicino a quel grande laboratorio cinematografico di Cinecittà dove Marcella, attraverso il cinema di Fellini, Rossellini, Petri e altri contribuì favolosamente alla cultura italiana. Il Movimento Identità Trans scriverà questa dedica nelle sue pagine di storia più belle. Grazie».