Lo Yuan legislativo di Taiwan ha oggi legalizzato il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Si tratta di una decisione storica, anche perché è la prima volta che un provvedimento del genere viene varato in un Paese del continente asiatico.
La legge, votata a larga maggioranza dai deputati taiwanesi, prevede che le coppie di persone dello stesso sesso possano formare “delle unioni permanenti esclusive”. È inoltre contemplata l’iscrizione al relativo registro matrimoniale dell’anagrafe.
I conservatori avevano tentato all’ultimo di far passare una versione ammorbidita del provvedimento ma senza successo.
Centinaia di persone hanno manifestato vicino al Parlamento di Taipei durante un dibattito lungo e faticoso su un tema che ha polarizzato l’opinione pubblica taiwanese. Questo voto è considerata una vittoria per la collettività Lgbti dell’isola, che per anni ha condotto una campagna a favore del matrimonio egualitario.
Con un risultato considerevole già nel 2017, quando la Corte Costituzionale si era espressa in favore delle nozze tra persone dello stesso sesso. Ma nonostante la sentenza dell’Alta Corte i passi intrapresi per un’attuazione legislativa erano stati pressocché nulli. Da qui l’organizzazione dei referendum, che avevano avuto luogo il 24 novembre scorso in concomitanza con le elezioni politiche.
Referendum che, però, avevano visto la maggioranza dei taiwanesi esprimersi contro la legalizzazione delle nozze tra persone dello stesso sesso. Ma, già all’epoca, il governo aveva avvertito che l’esito referendario non avrebbe alcun effetto sull’applicazione del verdetto della Corte. Oggi la conferma.