Tanti gli eventi che si sono susseguiti nel corso delle Giornata internazionale contro l’omo-lesbo-bi-transfobia da un capo all’altro dell’Italia. A partire da quello organizzato a Roma dal Dipartimento delle Pari Opportunità di Palazzo Chigi e dall’Unar.
Ma il 17 maggio ha visto, anche quest’anno, il susseguirsi di veglie di preghiera per ricordare le vittime di tale odio e invocare il superamento di ogni forma di odio.
Tra queste è da segnalarsi quella che, organizzata dal gruppo cattolico La Creta e dalla Chiesa valdese di Bergamo, si è tenuta nel capoluogo orobico presso la chiesa di San Fermo.
Oltre al pastore valdese Winfrid Pfannkucke presente anche il vescovo Francesco Beschi che, prendendo spunto dal versetto isaiano Non temere perchè io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni, sei prezioso ai miei occhi, perchè sei degno e io ti amo (43,1-4), ha ricordato come la comunità cristiana debba «riflettere questo sguardo verso ogni persona». Ha quindi aggiunto: «Il disprezzo è diffuso e alimentato in tante occasioni insieme all’umiliazione e al rifiuto. Non sia mai così lo sguardo dei cristiani, che deve farsi anche alimento di una cittadinanza fraterna, perché ogni persona è portatrice di diritti e di doveri».
Il presule ha quindi rivolto un particolare pensiero alle persone trans invocando un atteggiamento di reciproca accoglienza.
A Vicenza, invece, don Dario Vivian, docente di teologia pastorale presso il locale Studio teologico e parroco di San Carlo, ha presieduto la veglia indossando una stola con i colori della bandiera Lgbti. Una rainbow flag era esposta anche davanti all’altare e sull’ambone.
A Napoli la veglia ha avuto invece luogo ieri sera presso il Tempio Valdese di via Duomo.
Nella prima parte sono intervenuti referenti di associazioni e enti impegnati nel contrasto a violenze e discriminazioni e nel sostegno delle vittime. A prendere la parola Antonella Capone (Alfi – Le Maree Napoli), Daniela Lourdes Falanga e Carmn Ferrara (Arcigay Antinoo Napoli), Luigi Scognamiglio e Antonio De Chiara (Associazione Ponti Sospesi), Angelica Visconti (Associazione Transessuale Napoli), Carmen Faraniuk, Roberta Palazzo, Rosa Rubino (Cooperativa sociale Dedalus), Progetto Spiritualità delle Frontiere, la scrittrice Blessing Okoedion, l’avvocato per i diritti dei migranti Marco Proto.
Quindi il momento di preghiera per imparare ad «abbattere i muri dell’omofobia, della transfobia, della xenofobia e della violenza di genere. Muri spaventosamente alti, che creano una separazione all’interno dell’umanità».
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