Continua la personale battaglia di Donald Trump contro le persone transgender nel silenzio generale dei media. Il presidente americano, dopo aver bloccato le assunzioni di militari trans, vuole cancellare una norma dell’Obamacare che garantisce uguali diritti per le cure mediche alle persone T.
Il Dipartimento della Salute e dei Servizi umani infatti, intenzione di riscrivere uno dei principi cardine del piano di assistenza, quello che vieta la discriminazione di genere. Ma gli avvocati e le associazioni in difesa dei diritti civili sono pronti a dichiarare guerra.
Fatima Goss Graves, componente del National Women’s Law Center, ha dichiarato che bisogna “contrastare questo pericoloso tentativo di negare i diritti di cittadini americani”. La frase incriminata presente nell’Obamacare è sulla definizione di identità sessuale per ogni essere “maschio, femmina o una combinazione tra maschio e femmina”. Alcuni gruppi religiosi estremisti si erano opposti subito all’introduzione di questo riferimento più largo sull’identità sessuale, temendo che i soldi pubblici potessero finanziare la “transizione tra i due sessi“.
Adesso Trump è pronto ad andare incontro alle loro richieste. La proposta arriva tre giorni dopo l’intenzione del Dipartimento della Casa e dello Sviluppo Urbano di abbattere un’altra eredità di Obama: quella, cioè, che obbliga i centri federali per i senzatetto a non discriminare nessuno per il sesso, neanche le persone trans.
A pochi giorni dal 50° anniversario dei moti di Stonewall, dopo anni di dure battaglie, Trump e la sua pletora di sostenitori conservatori sembrano più che intenzionati ad annientare i diritti delle persone transgender, faticosamente conquistati.
Ci si augura, in larga parte della collettività trans, che il World Pride di New York sia l’occasione giusta per attaccare il presidente degli Stati Uniti pubblicamente e politicamente, più di quanto fatto finora, con la speranza che anche nei Pride italiani ed internazionali si solidarizzi con le compagne e i compagni di oltreoceano.
Inutile parlare di intersezionalità, se poi i diritti delle persone trans non vengono tutelati e difesi dall’intero movimento Lgbti+.