Le/gli studenti transgender potranno usare i bagni delle scuole in base alla propria identità di genere. La Corte suprema degli Stati Uniti ha, infatti, respinto l’istanza di un gruppo cristiano conservatore, mantenendo la decisione di un distretto scolastico della Pennsylvania di consentire alle/agli studenti transgender di usare i bagni che corrispondono alla loro identità di genere.
I giudici hanno lasciato in vigore la sentenza di una corte inferiore che aveva confermato la direttiva del Boyertown Area School District.
La direttiva era stata impugnata da un gruppo di studenti, rappresentati da un’organizzazione legale cristiana, secondo la quale consentire a studenti transgender di utilizzare bagni e spogliatoi che corrispondono alla loro identità di genere violerebbe il loro diritto alla privacy.
Già da tempo, Trump aveva ritirato le linee guida antidiscriminazione varate dall’ex presidente Obama, che prevedevano si potessero usare bagni e spogliatoi nelle scuole pubbliche, in base alla propria identità di genere e non in base al genere assegnato alla nascita.
Viva soddisazione per il verdetto è stata espressa dall’American Civil Liberties Union (Aclu), che patrocinava il caso. «Questa è una vittoria – così nel comunicato ufficiale – per studenti ed insegnanti transgender in tutto il Paese». Di tono opposto il commento di Alliance Defending Freedom, che aveva fatto ricorso: «Gli studenti che hanno problemi con la loro identità di genere hanno bisogno di compassionevole sostegno. Ma ragioni fondate sul buon senso hanno da sempre portato ad avere nelle scuole una separazione tra maschi e femmine nei bagni e negli spogliatoi».