Organizzata dal neo-comitato San Geminiano Vescovo in riparazione del«danno all’Ordine naturale e soprannaturale causato dal gay pride nella città di Modena», la processione del 1° giugno aveva ottenuto nei giorni scorsi il plauso del ministro della Famiglia Lorenzo Fontana.
Mai, come questa volta, sembrava esserci una convergenza di vedute tra un esponente di punta della Lega e uno dell’episcopato italiano. Nello specifico, dell’arcivescovo di Modena-Nonantola Erio Castellucci che, quale ordinario del luogo,«dopo un incontro con i rappresentanti del Comitato San Geminiano Vescovo, ha manifestato di non essere contrario alla processione di riparazione che si terrà a Modena lo stesso giorno del Gay Pride (1° giugno). Non solo: sarà un sacerdote diocesano a guidare la processione».
Questo, secondo quanto riportava, il 25 maggio, il sito Radio Spada. Ma si tratta di notizia destituita di ogni fondamento.
Come appreso da Gaynews da fonti interne alla Curia modenese, l’arcivescovo Castellucci non ha espresso né contrarietà né approvazione al rito semplicemente perché organizzata da un’associazione privata di fedeli. Totale smentita poi del fatto che il presule abbia mai dato il permesso a un prete diocesano di guidare la processione riparatrice.
Atteso per domani un comunicato ufficiale al riguardo.