Non si arresta la mattanza delle persone transgender. Tra il 26 e il 27 maggio tre di esse hanno perso la vita in maniera violenta.
Britany Sanchez Zárate aveva appena 20 anni e, alcuni giorni prima del 26 maggio, era stata incoronata principessa del Carnaval Gay di Misantla nello Stato messicano di Veracruz. Alle 18:30 di domenica si trovava nel campo sportivo della borgata di Arroyo Frío, quando è stata raggiunta da due uomini che le hanno sparato con una pistola calibro 38.
Allertata da testimoni terrorizzati, la polizia municipale è sopraggiunta sul luogo con operatori sanitari, che hanno trasportato il cadavere di Britany presso il locale Servizio medico legale.
Sempre il 26 maggio è stata uccisa la 19enne Gala Estefanía Perea a San Isidro de Lules nella provincia argentina di Tucumán. A strangolarla nell’abitazione in Calle Eliseo Cantón il suo compagno Victor Exequiel Natalio Martinez, che costringeva da tempo la giovane a prostituirsi. L’uomo, arrestato per omicidio, è stato così descritto dalla sorella Ángela: «Mio fratello è sempre stato una persona violenta. Non ha mai avuto affetto per nessuno. Picchiava anche i cani. È brutto per tutti noi e soprattutto per me perché è mio fratello, ma deve pagare per il crimine che ha commesso».
Assassinata, infine, il 27 maggio a Lucas do Rio Verde nello Stato brasiliano di Mato Grosso Elaynne Markes: aveva 28 anni. La donna è stata uccisa mentre si prostituiva nel quartiere di Bandeirantes.
L’omicidio è avvenuto all’angolo tra Avenida da Produção e Avenida Samabaia. Testimoni hanno riferito alla polizia che Elayne stava aspettando dei clienti quando due uomini in motocicletta le si sono avvicinati.
Quello sul retro è sceso, ha parlato con la vittima, ha estratto la pistola e ha sparato. Quindi, risalito in sella alla moto, è fuggito con il suo complice.