«Messalina nasce durante lo stage sulla spiaggia dei 300 Scalini a Gaeta nel 1982». Ha esordito così ieri sera Vanni Piccolo alla Gay Croisette nel corso della serata d’apertura degli eventi preparatori al Roma Pride.
Una performance divertente ma al contempo vibrante d’emozione quella che lo storico attivista ha regalato alla platea nel raccontare la stagione dei Gay Camping e il suo ruolo protagonistico nei panni, appunto, di Messalina.
Le tappe di una tale stagione, significativa e fondante per il movimento Lgbti italiano, sono state ripercorse con brio ed esprit de légèreté, cifra caratteristica dell’ex professore di francese, poi preside (o meglio “preside gay”, come ebbe a definirsi lui stesso lo scorso anno) e presidente del Circolo di Cultura omosessuale Mario Mieli dal 1984 al 1990, che ha letteralmente galvanizzato l’uditorio con i suoi pantaloni fiorati a zampa d’elefante, l’ampio scialle rosso sulle spalle a mo’ di cappa e un vistoso collier a più fili.
Raggiunto telefonicamente da Gaynews, Vanni Piccolo ha così commentatto la serata d’ieri: «Raccontare anche se brevemente gli anni dei campeggi mi ha dato una grande emozione. Attraverso una interpretazione assolutamente ironica e leggera ho raccontato anni di orgoglio di provocazione politica e sociale, di trasgressione.
Il linguaggio diretto, volutamente provocatorio in questa atmosfera moralista dove il sesso e la sessualità, motori della nostra rivoluzione, nel mondo Lgbti sono ritenuti “scandalo”, è stato una mia scelta, come altre coraggiose della mia militanza.
Non era il ritorno della mitica Messalina, (per questo ci vuole un evento fastoso,) ma un racconto di Vanni Piccolo: oggi alla soglia degli 80 anni, egli ha il coraggio di offrire il suo corpo riportando in vita il personaggio di Messalina. Un atto di militanza.
Mi piacerebbe rendere più organica questa performance che ieri sera, per limiti di tempo, è stata veloce, parziale, senza però perdere in spontaneità e grande fascino interpretativo. Sì, me lo dico da sola e il ‘sola’ non è un errore di grammatica: è il mio femminile, che è la parte migliore di me.
Un’ultima parola sento di doverla rivolgere a Sebastiano Secci, portavoce del Roma Pride e presidente del Mieli, che mi ha rivolto l’affettuoso invito a narrare una tale felice stagione nella serata d’apertura della Gay Croisette».
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