Ben sei i Pride previsti per sabato 15 giugno: Avellino, Brescia, Genova, Torino, Varese e Vicenza. Ma è proprio quest’ultimo che, a pochi giorni dallo svolgimento, sembra incontrare maggiori ostacoli a partire dall’atteggiamento della Questura che non ha ancora approvato il percorso della marcia dell’orgoglio Lgbti.
Per saperne di più abbiamo raggiunto Mattia Stella, portavoce del Vicenza Pride.
Come s’è concretata l’idea di una marcia dell’orgoglio Lgbti nella città del Palladio?
In una regione come la nostra c’è un bisogno reale di Pride, perché proprio in Veneto si è tenuto in marzo il Congresso Mondiale delle Famiglie e si celebra annualmente la festa della Famiglia tradizionale nelle scuole senza contare i forti legami con la Russia. Abbiamo così deciso di organizzare la 2° edizione del Vicenza Pride con un comitato composto da Famiglie Arcobaleno, Rete Genitori Rainbow, LUNE-Alfi e Agedo insieme con associazioni locali come MaiMa, Delos, La Parola, Caserma Pride.
Quali sono stati i temi affrontati in preparazione del Vicenza Pride?
Abbiamo iniziato a gennaio con un semestre di eventi per affrontare il tema della cittadinanza. Il Pride è poi dedicato a Marielle Franco e Rosa Parks. Il nostro slogan è: #ComeSylviaRivera. I temi che più spesso sono emersi sono stati: la famiglia, l’accoglienza e l’inclusione e i diritti delle persone trans. Ma abbiamo anche strizzato l’occhio ad altri temi come la cannabis terapeutica. Alla veglia di preghiera contro l’omofobia, Don Dario Vivian si è presentato indossando una stola con i colori dell’arcobaleno. Tutto questo non ha fatto ovviamente piacere a partiti e gruppi reazionari.
Ci si avvicina a sabato eppure non poche sono le difficoltà che state incontrando. Quali precisamente?
A meno di una settimana dal Pride la Questura non ha ancora confermato il percorso del corteo. Questo crea non poche difficoltà nella organizzazione dell’evento. Su un quotidiano locale si è letto ieri che la Questura ha dichiara todi non aver ricevuto da noi indicazioni sul percorso. Questo non corrisponde alla verità. A testimoniarlo vi sono anche comunicazioni via posta elettronica certificata. A dicembre, poi, Forza Nuova aveva intimato all’amministrazione comunale di non concederci il patrocinio altrimenti avrebbe subito un’opposizione politica e fisica.
Lo stesso giorno del Pride si terrà a Vicenza l’incontro Famiglia? Nessun dubbio, organizzato da Gianfranco Amato. Casualità o provocazione?
L’evento si terrà in contemporanea al corteo in città. A organizzarlo il Movimento Italia Sociale Vicenza in collaborazione con le associazioni Nova Civilitas e Christus Rex. Non è una casualità. In questa regione il tema della famiglia è diventato un mantra e molti politici di destra non perdono occasione per rimarcare l’esistenza di un unico modello di famiglia, incuranti del fatto che la realtà delle cose testimonia il contrario.
Ma non solo, perché, come successo a Modena e a Roma, si terrà anche a Vicenza una processione riparatrice. Chi c’è alla base di una tale manifestazione?
Ebbene sì, non ci siamo fatti mancar nemmeno quella! Una processione che pare si terrà il sabato mattina per purificare la città dal passaggio del Pride. A organizzarla un comitato intitolato a San Marco Evangelista. Ma nel loro comunicato stampa appare un numero di telefono che, stranamente, da ricerca su internet, sembra essere il recapito della associazione Veneti nel Mondo.
Mattia, quali dunque le vostre aspettative?
Noi ci aspettiamo dalle istituzioni il massimo impegno affinché il nostro Pride sia un momento di festa e partecipazione. Apriremo il corteo con le famiglie, tutte le famiglie, senza distinzioni. Processioni e grigiore li lasciamo volentieri ad altri.