Con 5 voti favorevoli e quattro contrari il matrimonio tra persone dello stesso sesso è stato ritenuto legittimo dalla Corte Costituzionale dell’Ecuador, cui il Tribunale provinciale di Pichincha aveva rimesso i ricorsi presentati dalle coppie Xavier Benalcázar-Efraín Soria e Rubén Salazar-Carlos Verdesoto.
A favore hanno votato Daniela Salazar Marín (vicepresidente della Corte), Ramiro Ávila Santamaría, Alì Lozada Prado, Karla Andrade Quevedo e Agustín Modesto Grijalva Jiménez.
I giudici Hernán Salgado Pesantes (presidente della Corte), Teresa Nuques Martínez, Enrique Herrería Bonnet e Carmen Corral Ponce, pur avendo espresso parere negativo, hanno però votato a favore della necessità di una riforma costituzionale perché sia legalizzato il matrimonio tra persone dello stesso sesso in Ecuador.
Il verdetto è stato salutato con entusiasmo dalle associazioni Lgbti. Efraín Soria, che è anche attivista della Fundación Ecuatoriana Equidad, ha espresso tutta la sua gioia in un discorso davanti al Palazzo della Corte Costituzionale a Quito.