Domani le strade del centro di Torino accoglieranno per il 14° anno il Torino Pride, tappa principale del Piemonte Pride, piattaforma nata due anni fa, caratterizzata quest’anno da cinque appuntamenti cardine: oltre al pride subalpino, Vercelli che si è svolto con successo l’11 maggio e Alessandria il 1 giugno seguiranno le date di Asti il 6 luglio e Novara il 14 settembre.
Fra le tante e i tanti che hanno annunciato la propria presenza alla parata – il cui claim 2019 è Over the Borders: un invito a lanciare lo sguardo oltre il confine e oltre il pregiudizio – anche Stefano Geuna neo rettore designato dell’Università degli Studi, Guido Saracco, rettore del Politecnico di Torino e la neodirettrice del Lovers Film Festival Vladimir Luxuria.
La parata partirà alle 16,30 da corso Principe Eugenio angolo piazza Statuto e si concluderà in piazza Vittorio Veneto dove sul palco, allestito per l’occasione, i discorsi delle attiviste e degli attivisti politici saranno intervallati dall’intrattenimento musicale a cura di Fran e i Pensieri Molesti, Preci P e EgoKid.
Anche quest’anno sono moltissime le adesione arrivate alla manifestazione da associazioni, sindacati, partiti politici e istituzioni anche culturali (cfr. elenco allegato) far cui il Politecnico di Torino, l’Università degli Studi di Torino, la Fondazione Merz, il Museo Egizio e il Festival Proxima.
Il documento politico 2019, intersezionale e antifascista, comprende le istanze di uguaglianza tra cittadini e cittadine che provengono dalla comunità Lgbtqi e non solo, e chiede la rimozione di tutti i tipi di discriminazioni, stereotipi e pregiudizi che rappresentano un ostacolo al raggiungimento di una società equa e solidale.
La coordinatrice del Torino Pride Giziana Vetrano l’ha così sintetizzato: «Il pride è il luogo dell’accoglienza di tutte e tutti, senza distinzioni; il luogo dove il colore e la gioia sono veicoli di pace, condivisione e libertà di espressione».