Mentre ad Atripalda (Av) si concludeva il 1° Abellinum Pride, a meno di 50 km di distanza aveva luogo un episodio di discriminazione omofobica.
A San Prisco (Ce) una coppia di giovani omosessuali è stata infatti respinta all’ingresso della rinomata Tenuta Re Ferdinando, dov’era in corso la soirée For the Love of White.
Ecco cosa successo secondo il racconto dei protagonisti: «Arriviamo fuori la tenuta e ci mettiamo in fila. La sicurezza ci ignorava palesemente mentre faceva passare varie ragazze e ragazzi. Capito di essere trasparenti, abbiamo chiesto spiegazioni.
Il buttafuori ci ha risposto testualmente: “Ragazzi, non potete entrare. Si entra solo a coppie uomo-donna! Solo coppie etero! Non che abbia qualcosa contro gli omosessuali, ma si entra solo a coppie etero”.
Noi ovviamente, sentito questo, gli abbiamo risposto dicendo di essere nel 2019. Lui, replicando, ha detto che nel 2019 si entra così nei locali».
Durissimo il commento di Bernardo Diana, presidente di Arcigay Caserta, che ha dichiarato «Sembra di essere nel 1939, quando c’erano i cartelli con scritto Vietato l’ingresso agli ebrei e ai cani o nel periodo della segregazione razziale con le feste “solo per bianchi” o “solo per neri”. Cò mi preoccupa e ritengo illegittimo questo tipo di selezione all’ingresso che è basata su vecchi cliché».
Immediata la reazione difensiva del manager di Tendance Party, facente capo a Tenuta Re Ferdinando per l’organizzazione di eventi, che ha rilevato come il buttafuori lavorasse per una ditta esterna.
Parole liquidate da Bernardo Diana come «chiacchiere», dal momento che uno dei due giovani «ci ha spiegato che ben due dipendenti (due ragazze) dell’azienda affiancavano il buttafuori senza opporsi minimamente alle sue esternazioni. E, infatti ,sarebbe inverosimile che un buttafuori decida autonomamente a chi permettere l’ingresso: è evidente che stesse seguendo le direttive di Tenuta Re Ferdinando».
Per questo motivo il presidente di Arcigay Caserta ha concluso con la proposta «all’azienda di avviare con noi un percorso di formazione al personale – manager inclusi – affinché si evitino questi eventi spiacevoli ad altre persone.
Resta il dispiacere che nel 2019 a una semplice festa a Caserta dia ancora fastidio la presenza di persone Lgbtiq e invitiamo la nostra comunità a essere sempre visibile e presente, scegliendo con cura le attività commerciali dove andare a spendere e passare il proprio tempo».