Attiva da diversi anni sul territorio napoletano e fondata da Loredana Rossi, Atn si adopera, da sempre, per aiutare le persone trans in difficoltà.
Da poco, insieme ad altre realtà associative del territorio napoletano, ha lanciato il progetto Ricomincio da dentro per aiutare le donne detenute sia cis sia trans.
Ne abbiamo parlato con la presidente dell’associazione Ileana Capurro.
Come nasce la collaborazione fra Atn e le altre associazioni che lavorano con le persone detenute? Quali gli obiettivi?
Nel 2017 Atn e la Cooperativa Le Lazzarelle, con i partner istituzionali quali Comune di Napoli, Garante dei detenuti della Regione Campania, Provveditore dei detenuti della Regione Campania, hanno vinto un bando con il progetto Ricomincio da dentro, per il contrasto alla violenza di genere destinato alle detenute di Pozzuoli e alle persone trans di Poggioreale.
Il progetto è rivolto alla formazione del personale che opera nelle carceri, al coinvolgimento delle persone ristrette in percorsi di auto-mutuo aiuto nonché a favorire l’inserimento lavorativo delle detenute.
Quali i prossimi progetti?
Agli inizi di luglio stiamo organizzando un evento di crowdfunding per ripristinare il murale della Tarantina, componente onoraria della nostra associazione. Nelle date del 13 e 14 luglio ci sarà alla Mostra d’Oltremare, il concorso di Miss Trans Europa, con il patrocinio di Atn che sostiene la manifestazione sin dal principio; è un evento che avvicina le ragazze alla nostra comunità e crea una rete di solidarietà tra le partecipanti.
Per settembre Atn sta organizzando uno spettacolo teatrale per rivalutare il patrimonio storico, culturale ed artistico della tradizione dei “Femminielli”.
Avvocata Capurro,che bilancio farebbe della sua presidenza ad Atn?
Il bilancio della mia esperienza come presidente di Atn è sicuramente positivo sia da un punto di vista professionale ma soprattutto umano. Certamente a Napoli e nella sua provincia, la comunità trans che ha radici storiche antiche, subisce i limiti di una realtà caratterizzata da forte abbandono scolastico, crisi economica, assenza di welfare: questa situazione finisce per discriminare tutte le persone socialmente più fragili, tra cui le persone trans.
Per questi motivi Atn fornisce al suo sportello numerosi servizi di supporto e accompagnamento ed ha attivato convenzioni con enti e associazioni per facilitare i percorsi di inserimento socio-lavorativo e di accesso ai servi pubblici.