Su Il Manifesto del 13 luglio è stato pubblicato un articolo dal titolo La disforia dell’identità sessuale a firma dello psichiatra Sarantis Thanopulos.
Molto criticato da attiviste e attivisti trans (e non solo), esso ha suscitato la risposta in forma di lettera da parte di Monica Romano e Laura Caruso. Nel volgere di poco tempo esso è stato sottoscritto da numerose persone, mentre continuano ad arrivare altre adesioni. Anche perché, come rilevato da Valentina Coletta del Mit – Movimento Identità Trans, il quotidiano fondato da Luciano Magri e Rossana Rossanda, «non è nuovo, negli ultimi tempi, a dare spazio a femministe della differenza e a intellettuali dichiaratamente transfobici».
In attesa che la lettera, inoltrata alla redazione de Il Manifesto venga pubblicata, la riproponiamo qui di seguito come attualmente circola sui social.
In risposta al pessimo articolo “La disforia sessuale” di Sarantis Thanopulos, la lettera aperta alla Redazione de il manifesto scritta da Laura Caruso e da me:
Spettabile Redazione,
si susseguono da qualche tempo articoli sulle persone transgender che mancano completamente della visione e della parola che alla popolazione transgender appartengono.
Il dibattito è condotto da specialisti della psiche e da pensatori che non hanno alcuna conoscenza diretta delle questioni di cui parlano e scrivono, ai quali occorrerà spiegare che transessualità, transgenerità e non conformità/incongruenza di genere non sono più patologie mentali per l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Infatti, durante la 72° Assemblea Mondiale della Sanità (WHA), in corso dal 20-28 maggio di quest’anno, l’OMS ha ufficialmente adottato l’undicesima revisione della classificazionestatistica internazionale delle malattie e dei problemi sanitari connessi (ICD-11), che entrerà in vigore il 1° gennaio 2022.
Ѐ accaduto, insomma, ciò che circa trent’anni fa era avvenuto per l’omosessualità, ma pare che professionisti e intellettuali vogliano continuare ad ignorare l’evoluzione che porterebbe un miglioramento alla vita delle persone transgender.
L’ultimo articolo pubblicato da Il Manifesto in data 13 luglio scorso, a firma di Sarantis Thanopulos, “La «disforia» dell’identità sessuale”, prosegue in un approccio patologizzante e la chiusura del pezzo appare al limite dell’imbarazzo: “Si può rispettare,accogliere i transessuali, senza compatirli, né assecondare la loro visuale. Della loro condizione si può «prendere cura», se sono interessati, a partire dal reciproco lutto che è necessario fare. La dissociazione tra il dato corporeo e la rappresentazione psichica delproprio sesso interferisce con lo sviluppo del corpo erotico e limita seriamente la profondità del coinvolgimento e della soddisfazione sessuale.”
Non c’è nessuna cura da prendersi, poiché noi non siamo malati, e non c’è nessun lutto, perché “l’essere transgender” non è una morte, neppure simbolica.
Oggi che finalmente siamo giunti a eliminare questa condizione da implicazioni “patologiche”, ci aspetteremmo che se ne prendesse atto.
Il riferimento alla nostra soddisfazione sessuale, inoltre, ha un sapore paternalista e voyeuristico davvero sconfortante.
Crediamo sia mancata attenzione nella pubblicazione di questo articolo, che risulta gravemente offensivo nei confronti delle persone transgender, dietro l’apparentemente elegante maschera di un dibattito “alto” che in realtà nasconde una visione semplicemente oscurantista.
Chiediamo la pubblicazione di questa nostra replica perché crediamo che sia corretto consentirci di prendere parola se si parla di noi, tanto più quanto se ne parla in maniera inadeguata e irrispettosa.
Distinti saluti.
Dott.ssa Monica Romano, attivista, saggista e scrittrice
Dott.ssa Laura Caruso, facilitatrice gruppi di auto mutuo aiuto sull’identità di genere
Sottoscrivono:
Lorenzo Pistorio, Jude Sandelewski, Cristina Leo, Gianmarco Capogna, Migi Sean Pecoraro, Beatrice Ulmi, Nicholas Barbieri Capelletti, Sofia Etta Andreella, Antonella Veronica Vinciguerra, Barbara Toncelli , Vincent Vallon, Silke Klemm, Laurella Arietti, Chiara L’Amazzone Caldonazzo, Luca Locati Luciani, Matteo Villanova, Fiorenzo Faravelli, Rita Pierantozzi, Cléo Carastro, Jayne Welch, Graziella Bertozzo, Davide Rapana, Gherardo Milesi, Francesco Lepore, Susanna Polini, Mizia Ciulini, Mariella Fanfarillo, Massimo d’Aquino, Gioele Saronni, Gioele Lavalle, Maikol Mastrosanti, Edoardo Cofani, Valentina Coletta, Nicole De Leo, Porpora Marcasciano.