Nonostante le rassicurazioni da parte di Vincenzo Spadafora, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega alle Pari Opportunità e ai Giovani, riprende oggi la discussione del ddl Pillon in Commissione Giustizia del Senato.
Per questo motivo, nel pomeriggio, dalle 15:00 alle 18:00, si terrà in piazza di Montecitorio un presidio di protesta organizzato da Non una di meno.
Alle 16:30, invece, le associazioni, i centri antiviolenza, il movimento femminista, le organizzazioni sindacali, che in questi mesi si sono mobilitati per chiedere il ritiro del disegno di legge sull’affido condiviso, in quanto lesivo della dignità delle donne e potenzialmente pericoloso per soggetti minori, terranno una conferenza stampa in Senato, presso la Sala Caduti di Nassirya, cui è stato chiesto ai e alle parlamentari di prendere parte «per dimostrare pubblicamente il proprio impegno a fianco delle donne e i/le loro figli/e».
Oltre 80 le realtà promotrici, tra cui Differenza Donna Ong, D.i.Re – Donne in rete contro la violenza Udi, Rebel Network, Se non ora quando?, Casa internazionale delle donne, Arci Nazionale, ArciLesbica Roma, Cgil, Uil, Uaar Nazionale, Amnesty International, Associazione Nazionale Giuristi Democratici, Famiglie Arcobaleno, Agedo Nazionale, Rete Lenford, Gaynet e la redazione di Gaynews.
Le stesse hanno ieri sottoscritto e inviato ai e alle parlamentari una lettera d’invito all’evento ma anche di denuncia di un’azione di contrasto al ddl più verbale che fattiva.
Eccone il testo:
Gentili Senatrici e Senatori, Deputate e Deputati
abbiamo appreso della ripresa della discussione in Commissione Giustizia al Senato del Ddl Pillon.
Ancora una volta non si presta ascolto alle richieste delle donne e di organismi di rilevanza istituzionale. Non è stata ascoltata la voce di tutti i centri antiviolenza, delle associazioni femministe, delle organizzazioni sindacali. Non sono nemmeno serviti i richiami di autorevoli istituzioni a cominciare dal Garante per l’Infanzia e di tutte le organizzazioni che lavorano a tutela dei e delle minori.
Se qualcuno pensa che resteremo a guardare e lasceremo che venga approvata una legge lesiva della libertà di tutte e di tutti e pericolosa per la vita di donne e bambine/i, si sbaglia.
Tanti parlamentari anche della maggioranza nel corso degli ultimi mesi hanno più volte dichiarato la loro contrarietà al ddl Pillon riconoscendo la validità delle nostre obiezioni.
È arrivato il momento di verificare la fondatezza di tali dichiarazioni: chi è dalla nostra parte e chi no, chi è dalla parte delle donne e dei bambini e chi no, chi è disposto in Parlamento a far sentire la propria voce e a rispondere alla propria coscienza.
Per questa ragione chiediamo a ogni parlamentare di testimoniare il proprio impegno personale e di essere presente fisicamente alla conferenza stampa che abbiamo promosso al Senato il prossimo martedì 23 luglio alle ore 16.30.
Le chiediamo di essere presente e mostrare a tutta l’Italia chi, nel nostro Parlamento, è con le donne e i loro figli/e o chi è contro di loro, sapendo che la nostra mobilitazione continuerà instancabile nelle piazze ed in tutti i luoghi dove uomini e donne si sono confrontati e hanno preso posizione in centinaia di migliaia contro questo ddl.
Abbiamo inoltrato lo stesso invito alla Segreteria del Suo partito Contando sulla sua presenza alla conferenza stampa il 23 luglio porgiamo i saluti.