L’estensione in Francia a tutte le donne della pma è stata presentata oggi nel Consiglio dei ministri prima dell’esame da parte dell’Assemblea Nazionale il 24 settembre.
L’accesso della procreazione medicalmente assistita alle coppie lesbiche e alle donne single è uno dei punti della nuovo disegno di legge sulla bioetica, approntato per rivedere la precedente legge del 2011. In 32 articoli il testo affronta una serie di misure strettamente mediche che riguardano la ricerca sugli embrioni o i test genetici. Ma il tema della pma eclissa tutti gli altri nel dibattito pubblico in Francia.
Il disegno di legge prevede, alla pari di quanto disposto per le coppie eterosessuali, il rimborso della pma da parte della Sécu alle coppie lesbiche e alle donne single.
Secondo quanto dichiarato oggi dalla ministra della Salute Agnès Buzyn, l’estensione della pma riguarderebbe «circa 2.000 donne all’anno, mentre attualmente sono 150.000 all’anno le coppie eterosessuali che vi accedono».
Inoltre, il testo stabilisce il rapporto di filiazione per i bambini nati da procreazione medicalmente assistita in una coppia lesbica. Prima dell’accesso alla pma con donazione di sperma, le coppie di donne dovranno firmare una «dichiarazione congiunta anticipata» di fronte a un notaio, da trasmettere al cancelliere dopo la nascita. Le due donne, tanto la gestante quanto la sua compagna, saranno riconosciute come genitrici.
La parte del testo, relativa all’estensione della pma, prevede la fine, almeno parziale, dell’anonimato del donatore di sperma. Esso dovrà acconsentire a rivelare la propria identità se chi è nato a seguito di pma chiederà di conoscere il padre biologico, una volta compiuti i 18 anni.
La gpa resterà invece vietata. Per il Governo la questione resta troppo incendiaria. «Avrebbe sollevato – ha dichirato la ministra – il problema della commercializzazione dei corpi delle donne».
Ai giornalisti, che hanno domandato se non si abbia timore di un ravvivarsi delle polemiche che accompagnarono l’approvazione del matrimonio egualitario sotto la presidenza Hollande, la ministra Buzyn ha risposto: «Gli studi mostrano che i bambini nati da coppie dello stesso sesso o cresciuti da donne single non hanno particolari difficoltà».
Ma Rassemblement National, il partito di Marin Le Pen, ha già chiesto che la questione sia sottoposta a referendum. «Non c’è diritto ad avere figli – ha dichiarato il vicepresidente del partito, Jordan Bardella – I bambini hanno il diritto di avere un padre e una madre e questa legge crea bambini senza padri».
In ogni caso Macron ha pienamente i numeri in Parlamento perché la legge sia approvata. Inoltre, un sondaggio dell’autorevole Bva, pubblicato oggi sulla rivista gay Tetu, ha dimostrato come il 61% dei francesi sia a favore della revoca di divieto della pma per le coppie lesbiche, con un aumento di 15 punti rispetto al 2013.