Nei Paesi Bassi, in occasione dell’inizio del Pride Festival di Amsterdam, il cui momento di punta sarà costituito, sabato 3 agosto, dal Canal Pride, gli utenti di Uber possono segnalare da ieri eventuali episodi di discriminazione attraverso una nuova funzione dell’applicazione.
La piattaforma, che collega passeggeri e conducenti tramite un’app, ha infatti lanciato un “pulsante di segnalazione“. La nuova funzione fa parte di una serie di misure per combattere la discriminazione nel settore del trasporto automobilistico ad Amsterdam, dove i conducenti si rifiutano abitualmente di far salire persone Lgbti a bordo del veicolo
A sollevare il caso Richard (in arte Jennifer Hopelezz come drag queen), che, originario dell’Australia e vivente da oltre 30 anni ad Amsterdam, ha raccontato di essere stata respinto, all’inizio di luglio, da un conducente Uber.
«Quando voglio prendere un taxi – ha dichiarato Jennifer Hopelezz in un video pubblicato sulla pagina Facebook di Uber Nederland –, spesso si rifiutano di trasportarmi e, a volte, quando sono effettivamente seduto a bordo, l’autista non vuole parlarmi. Mi sento così arrabbiato, ferito e umiliato».
In una nota Uber ha dichiarato: «Sfortunatamente ci sono ancora esempi di intolleranza e discriminazione nel settore del trasporto automobilistico», aggiungendo che la piattaforma «lavora duramente per combattere ogni discriminazione».
A seconda della gravità del reclamo, la segnalazione viene elaborata tramite posta, messaggistica istantanea o telefono. Potrà essere inviato un avviso anche al conducente accusato di discriminazione. La compagnia si riserva parimenti il diritto di «negare a una persona l’accesso all’applicazione».
La nuova funzione, che può essere utilizzata anche dai conducenti, esiste al momento solo nei Paesi Bassi, ma potrebbe anche essere introdotta in altri Paesi, come dichiarato dal portavoce nazionale Nederlandse Omroep Stichting.