Ritrovata mercoledì dai familiari nella sua abitazione con segni di strangolamento. È morta così nella provincia di Santo Domingo de los Tsachilas una donna trans nota come La Gata, portando a otto il numero dei decessi (per omicidio o morte violenta) di persone trans in Ecuador dall’inizio dell’anno. Un dato preoccupante, se si tiene in conto che, lo scorso anno, si era registrato nel Paese un solo caso di assassinio.
La morte de La Gata è venuta a cadere a soli due giorni dalla scoperta del cadavere di Karla Fernanda Silva, avvelenata nella provincia di Cotopaxi dopo aver assunto pillole dimagranti. Si sospetta che i farmaci contenessero il topicida Racumin.
Di statistiche preoccupanti ha parlato la deputata Diane Marie Rodríguez Zambrano, direttrice dell’associazione Silueta X e coordinatrice della Federación Ecuatoriana de Organizaciones Lgbti, prima donna trans eletta nel 2017 al Parlamento unicamerale ecuadoregno. In un comunicato ha dichiarato che quest’ultimo delitto mette in luce «l’alto grado di discriminazione, esclusione, violenza e omicidio contro la popolazione Lgbti».
Rodríguez ha inoltre ribadito come le persone trans siano «le più colpite dall’acronimo Lgbti», ricordando come le stesse stiano «ancora aspettando azioni concrete di protezione da parte dell’attuale Governo».
Per la deputata dell’Asamblea Nacional de la República del Ecuador la situazione delle persone trans e, in generale, della popolazione Lgbti «potrebbe migliorare» se non ci fossero «discorsi di odio» e se il governo decidesse in merito.
Benché l’Ecuador sia infatti uno dei Paesi più avanzati in materia di legislazione a tutela delle persone Lgbti, l’omotransfobia è fortemente radicata nella società.
Come noto, in giugno l’Ecuador è diventato il 27° Paese ad aver legalizzato il matrimonio tra persone dello stesso sesso, mentre una legge approvata nel 2016 ha consentito alle persone trans la rettifica dei dati anagrafici senza previo intervento di riattribuzione chirurgica del sesso. Nel 2018, inoltre, la Corte suprema, con una decisione storica, ha riconosciuto la piena genitorialità di una coppia lesbica.
In un Paese di circa 16 milioni di abitanti a maggioranza cattolica, dove le riforme hanno trovato disapprovazione negli strati sociali più conservatori e dove restano aperte le oltre 200 famigerate cliniche di deomosessualizzazione (anche conosciute come cliniche della tortura), la crescente ondata di violenza potrebbe segnare un contraccolpo contro i progressi delle persone Lgbti.