Nidhal Belarbi, portavoce dell’associazione tunisina Shams, è stato aggredito a Parigi nella notte tra l’8 e il 9 agosto. A renderlo noto in un comunicato il Comitato Idaho France.
Nidhal Belarbi, che, condannato e incarcerato nel 2017 per omosessualità in Tunisia, vive in Francia dove ha ricevuto asilo politico, è stato riconosciuto in strada da «un uomo che lo aveva già aggredito in Tunisia nel 2013. Questo individuo ha portato altre tre persone ad attaccare Nidhal Belarbi, pronunciando insulti omofobi».
Condotto subito in ospedale da Louis-Georges Tin, fondatore di Idaho France, Nidhal ha sporto denuncia all’indomani dell’aggressione.
Dimesso con molti lividi alle costole e al collo, che hanno richiesto l’installazione di un tutore, l’attivista è ritornato presso la casa di Louis-George Tin, fondatore di Idaho France, dove vive da tempo in attesa dell’assegnazione di un alloggio.
Come noto, l’associazione Shams è stata creata nel 2015 col fine principale di ottenere la depenalizzazione dell’omosessualità in Tunisia. Il suo co-fondatore Mounir Baatour ha ufficializzato il 9 agosto la propria candidatura alle elezioni presidenziali tunisine del 15 settembre.
L’annuncio ha suscitato un vivace dibattito nel Paese nordafricano (e non solo) ed è stato accompagnato anche da minacce di morte.