Lanciata meno di due settimane fa in collaborazione con Kampania Przeciw Homofobii – KPH (Campagna contro l’omofobia) e Lambda Warszawa, l’ultima campagna di All Out, intitolata Polonia: siamo sotto attacco, ha già superato le 46.000 adesioni.
L’iniziativa è strutturata sotto forma di petizione a Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione Europea, e di Ursula von der Leyen, presidente eletta della Commissione Europea, perché condannino gli «atti di violenza e discriminazione» contro le persone Lgbti in Polonia e approvino «una legge contro i crimini d’odio basati sull’orientamento sessuale e l’identità di genere».
Dagli attacchi del PiS e del suo leader Jarosław Aleksander Kaczyński contro i diritti Lgbti, che «rappresentano una vera minaccia per la nostra identità, per la nostra nazione», alle offensive episcopali contro la «peste arcobaleno» e «i Pride marce immorali», dall’autodichiarazione di 30 enti territoriali quali Aree libere da Lgbt ai sanguinosi episodi di violenza durante la marcia dell’uguaglianza a Białystok: questa la situazione polacca nelle ultime settimane, in riferimento alla quale si è mobilitata All Out.
Tra le tante persone che stanno sostenendo l’iniziativa anche Michael Cashman, fondatore di Stonewall Uk e a lungo co-presidente dell’Interguppo Lgbt al Parlamento europeo, e Antoni Porowski, uno dei protagonisti della serie Netflix Queer Eye.
Polish politicians have declared LGBT+ people “enemies of the state.” Pride marches are being attacked. Show your solidarity and sign now. #JestemLGBT https://t.co/vk9cGAhYfb
— Michael Cashman (@mcashmanCBE) August 14, 2019
Poland is under attack. Polish politicians have declared its own LGBTQIA+ population “enemies of the state.” Show your solidarity and sign now. #JestemLGBT https://t.co/9yuZ1akPC9
— Antoni Porowski (@antoni) August 6, 2019