Il 14 settembre Novara e Sorrento ospiteranno le ultime tappe dell’Onda Pride, che ha toccato, quest’anno, il record storico di 41 città italiane con una propria marcia Lgbti.
Nel 50° anniversario dei moti di Stonewall il comitato organizzatore del Sorrento Pride ha scelto come madrina Rosa Rubino, attivista transgender napoletana.
Rosa, che è stata anche protagonista dei due videoclip musicali Me staje appennenn amò di Liberato e Candies & flowers dei A Toys Orchestra, con le sue battaglie, le sue vittorie e la sua vita rappresenta l’anima più autentica di Stonewall: l’orgoglio di essere se stesse, il riscatto attraverso la cultura e il lavoro, la tenacia e la determinazione per ottenere piena eguaglianza e autentica libertà.
Rosa, classe 1957, originaria di Sangiuvanniello, popolare rione di Napoli (il rione di Vincenzo ‘o femmeniello che partecipò alle Quattro giornate per liberare la città dall’occupazione nazifascista), da ragazzina voleva fare la dattilografa. Ma per il padre era un mestiere da femmina e la costrinse ad abbandonare gli studi dopo la licenza media. Adolescente, Rosa sognava ‘o ‘nnammurato, cioè il fidanzato, ma fu costretta a una vita indesiderata, tra la strada e lo sfruttamento, come purtroppo capita ancora oggi a molte persone transgender.
Oggi Rosa, con tenacia e determinazione, è riuscita a diplomarsi, lavora come segretaria per la cooperativa sociale Dedalus, si è iscritta all’Università di Napoli e a giugno ha visto riconosciuta, tramite sentenza del Tribunale di Napoli, la sua identità di genere femminile senza nessun previo intervento di riassegnazione chirurgica del sesso.
Rosa è simbolo d’orgoglio per tutta la comunità Lgbt+: un simbolo d’amore, di tenacia, di libertà e di eguaglianza. Una madrina perfetta, dunque, per un Sorrento Pride a chiusura della stagione arcobaleno 2019.