Con lo screenshot di parte di un articolo comparso su O Globo, il presidente del Brasile ha ieri reso noto sui social lo stop alle erogazioni da destinare a serie a tematica Lgbt per le televisioni pubbliche. Decisione che è stata salutata con soddisfazione tanto dai cristiani evangelicali (alla cui Marcha para Jesus ha preso parte, il 10 agosto, a Brasilia, ultima di una serie di partecipazioni) quanto dai cattolici, già entusiasti della consacrazione del Brasile al Cuore Immacolato di Maria fatta dal Capo di Stato il 21 maggio.
— Jair M. Bolsonaro (@jairbolsonaro) August 21, 2019
Già durante il live streaming del 15 agosto Jair Messias Bolsonaro aveva annunciato che avrebbe cambiato le norme per i progetti cinematografici finanziati dal governo, dicendo che stanziare fondi per sceneggiature a tema Lgbt è «buttare via i soldi».
Di queste il presidente ne ha citato quattro a partire da Transversais, un documentario in cinque parti sulla vita di cinque persone transgender nel Nord-est del Brasile, che, diretto da Émerson Maranhão, avrebbe dovuto beneficiare di un finanziamento di 400.00 real. Menzionato anche Afronte, serie dedicata a uomini neri gay che vivono nella capitale.
La circolare, a firma del ministro della Cittadinanza Osmar Terra, è comparsa ieri sul Diário Oficial da União (la Gazzetta ufficiale della Repubblica federale del Brasile).
Live de quinta-feira com o Presidente (15/08/2019). Assista as realizações da semana do Governo Bolsonaro. Link no YouTube: https://t.co/f0Vn2hzm2w
— Jair M. Bolsonaro (@jairbolsonaro) August 16, 2019
Essa prevede la sospensione di circa 70 milioni di real (pari a 17,42 milioni di dollari) per il finanziamento di circa 80 sceneggiature, di cui una parte a tema Lgbti. La sospensione dovrebbe durare fino a 360 giorni, durante i quali il governo ristrutturerà il comitato responsabile dell’assegnazione delle risorse. Il comitato esaminerà quindi come vengono utilizzati i fondi statali.
I cineasti interessati dalla sospensione hanno già annunciato un’azione legale per bloccare la decisione di Bolsonaro.