A Vercelli circa 70 persone hanno partecipato, il 29 setttembre, al presidio organizzato davanti al Municipio per richiedere le dimissioni del consigliere comuale Giuseppe Cannata.
Autore di un post su Facebook in cui dichiarava: «Ammazzateli tutti ste lesbiche, gay e pedofili», per il quale è indagato per diffamazione e istigazione a delinquere, aggravata dall’utilizzo dei mezzi informatici e telematici, il medico 72enne ha dichiarato, il 26 settembre, che non abbandonerà lo scranno consiliare.
«Non mi dimetto dal Consiglio comunale – così l’ex capogruppo di Fratelli d’Italia, che ha successivamente mostrato una copia dei Vangeli –. La frase che ho scritto era riferita ai mostri di Bibbiano e Forteto, e all’inchiesta Angeli e Demoni. Sono stato oggetto di una gogna mediatica».
Per questo motivo il comitato Arcigay Rainbow Vercelli Valsesia ha protestato in piazza del Municipio srotolando uno striscione con le 18.300 firme raccolte sulla piattaforma All Out e finalizzate alla richiesta di dimissioni.
«Non abbiamo intenzione di arrenderci e men che meno di tacere finché Giuseppa Cannata non si sarà dimesso – così a Gaynews Giulia Bodo, presidente del comitato di Arcigay –. Le sue “spiegazioni”, esposte a tutti i costi, addirittura fuori dai tempi tecnici del suo intervento, non sono in alcun modo credibili.
Ci chiediamo perché il consigliere sostenga di essersi riferito solo ai fatti di Bibbiano invitando ad ammazzare gay, lesbiche e pedofili quando da tempo sulla sua bacheca comparivano insulti alla comunità Lgbt tra cui “merde” e “feccia della società”. Si assuma le sue responsabilità, come fanno gli adulti.
E visto che ha sciorinato il proprio curriculum, che lo usi per fare davvero del bene invece di brandire il Vangelo per giustificare il proprio odio, peraltro in un luogo istituzionale come la seduta del Consiglio Comunale. Si deve vergognare. E si devono vergognare i cittadini che l’hanno votato».
Il 28 settembre è intervenuta sulla vicenda Cannata anche la giornalista e scrittrice Selvaggia Lucarelli, che, pubblicando il testo integrale di una lettera di Lorenzina Opezzo, mamma di un ragazzo gay, a Cannata, ha commentato: «A luglio di quest’anno Giuseppe Cannata, il medico 72enne ex Fratelli d’Italia indagato per aver scritto su fb “E questi schifosi continuano imperterriti. Ammazzateli tutti ste lesbiche, gay e pedofili” a commento di un articolo di Pillon, ha rassegnato le proprie dimissioni da vicepresidente del Consiglio comunale di Vercelli. È indagato per istigazione a delinquere. Si è però rifiutato di dimettersi da consigliere comunale.
La madre di un ragazzo gay ha scritto una lettera indirizzata a lui a infoVercelli24. In lettera che è una lezione di giustizia e umanità».