Radical Choc è il titolo della 17° edizione del Gender Bender International Festival, che avrà luogo a Bologna dal 23 ottobre al 3 novembre.
Prodotta dal Cassero Lgbti Center con la direzione artistica di Daniele Del Pozzo e Mauro Meneghelli, la kermesse prevede più di 120 appuntamenti che, dislocati in 20 diverse location, saranno realizzati grazie alla stretta collaborazione con più di 50 partner nazionali e internazionali.
Suddiviso in quattro sezioni (Danza, Cinema, Incontri, Workshop), il 17° Gender Bender Festival affronterà temi scottanti come la pratica della mutilazione dei genitali femminili, l’aborto illegale nell’America di solo alcuni decenni fa, i nuovi femminismi, costruzione di comunità al di là delle possibili conflittualità.
Darà spazio, al contempo, alle voci delle nuove generazioni ed espressione a corpi non conformi così come offrirà uno spazio di visibilità orgogliosa alle persone con sindrome di Down.
Il programma prevede per la sezione Danza 28 repliche di 12 spettacoli, di cui 4 in prima nazionale, con 11 compagnie provenienti da Israele, Iran, Francia, Argentina, Belgio, Spagna, Slovenia, Inghilterra e Italia.
Tra questi Savušun del coreografo trans Sorour Darabi, che ridefinisce il concetto di mascolinità, mentre le dinamiche di una relazione tra due uomini sono al centro de L’età dell’horror di Riccardo Buscarini e di Un Poyo Rojo del coreografo argentino Hermes Gaido.
Oltre 23, invece, i titoli per la Sezione Cinema, che, provenienti da Iran, Francia, Usa, Argentina, Filippine, Spagna, Svezia, Venezuela, Danimarca, Germania, Uk, Svizzera, Brasile, Sudafrica, Messico, Cile, sono stati selezionati dai principali festival internazionali, molti dei quali in prima nazionale. Come, nel caso, di 45 Dias sem você del regista brasiliano Rafael Gomes e di Ask for Jane di Rachel Carey che, ispirato alla vera storia del Collettivo Jane, segue le vicende di Rose, studente modello dell’Università di Chicago che mette a rischio la sua vita perfetta per aiutare un’amica ad interrompere una gravidanza
Intitolata Radicali libere, la Sezione Incontri è dedicata alla scoperta di quelle personalità artistiche delle quali la 17° edizione del festival riprende l’attitudine iconoclasta.
Lo scrittore cileno Pedro Lemebel, l’artista francese Claude Cahun, il pittore inglese Francis Bacon e la triade letteraria composta da Lord Byron, Oscar Wilde e Wystan H. Auden rivivranno, rispettivamente, attraverso la lettura scenica o il reading della porno-attivista Slavina e di Ariase Barretta, di Elisa Turco Liveri e Silvia Mazzucchelli, di Cristina Portolano, di Franco Buffoni.
I Workshop proposti, infine, ripercorreranni il fil-rouge di un’edizione attenta alle dinamiche capaci di creare inclusione e potenziare uno spirito di comunità.
Patrocinato da Regione Emilia – Romagna, Comune di Bologna, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, il 17° Gender Bender Festival è realizzato con il contributo di Regione Emilia Romagna – Assessorato alla Cultura, Comune di Bologna, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Coop Alleanza 3.0, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Legacoop Bologna, Fondazione Unipolis, Granarolo, Nuovi Mecenati – Fondazione franco-italiana per la creazione contemporanea, Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, Immobiliare Losanna.