Si è prodotta in questi utimi anni, in una parte nel movimento lesbico, una certa fissazione monotematica sulle questioni inerenti il corpo riproduttivo femminile, sia in senso simbolico che biologico. Un posizionamento legittimo, anche se discutibile, ma fagocitatore di altre tematiche politiche.
Parimenti, infatti, le lesbiche in Nudm, Arcigay, Mit, nella neonata Alfi, in tutte le altre associazioni o collettivi molteplici, “cagne sciolte” o libere ricercatrici, non madri e madri, tutto il “volgo disperso che nome non ha” delle lesbiche disseminate nei luoghi politici dei movimenti, si occupavano e si confrontavano con un presente di questioni in divenire.
Ecco alcune delle tematiche attraversate: transfemminismo, xenofemminismo, cyborg, tecnologia, intersezionalità, violenza, sfruttamento, rapporti di potere, ecofemminismo, non binarietà, migrazioni, sex working, economia mutualistica, performatività, agire comunitario, affetti, disabilità, rapporto con i corpi, sessualità, lotta ai nuovi fascismi, globalità delle lotte, fat queer activism, media digitali, poesia. Fra le lesbiche interagivano mille temi e domande, in vari luoghi. Incontrarsi e osare concepire un percorso di rilancio del movimento in una direzione nuova è stata una conseguenza necessaria.
1-3 febbraio 2019: nella storica sede del Cassero l’associazione Lesbiche Bologna ha organizzato e ospitato Lesbicx, un primo incontro nazionale di confronto. Sono stati tre giorni di intensità tematiche intergenerazionale, presenti fra le altre Lidia Cirillo e Liana Borghi, dove molti nodi politici e culturali sono stati affrontati ed attraversati.
Il progetto politico e culturale di Lesbicx è dunque nato nel febbraio di quest’anno. Si è deciso assemblearmente un nuovo incontro nazionale da tenersi entro il 2019. Questo, nei mesi successivi, ha trovato la sua nuova sede itinerante in Torino, grazie anche all’interesse del Circolo Maurice e del Coordinamento Torino Pride, e si svolgerà in quella sede nei giorni 6-7-8 dicembre di quest’anno.
Così parla di Lesbicx Carla Catena di Lesbiche Bologna durante la presentazione del progetto, tenutasi all’Interno del Festival di cinema lesbico Some Prefer Cake ( Bologna, 20-22 settembre 2019): «Proviamo ad esaminare le gabbie di genere, classe, corpo normato ed eterosessualità obbligatoria per capire come liberarsahene definitivamente. Proviamo ad abbattere gli steccati, a lavorare insieme, ad allontanarci dall’odio e dalla violenza, a costruire qualcosa».
Roberta Padovano, fra le coordinatrici dell’evento torinese, ne offre una panoramica storica e progettuale intensa: «Il primo atto di visibilità politica non solo lesbica ma del movimento glbtq lo dobbiamo a una femminista lesbica, Maria Silvia Spolato, che l’8 marzo del 1972 scende in piazza mostrando lo striscione “liberazione omosessuale”. Si tratta di un evento costitutivo sul versante dei movimenti, che vede coraggio e protagonismo femminista lesbico a indicare la strada.
Quali soggettività oggi possono rappresentare questa funzione di antenna che intercetta il caos e ne coglie le opportunità in direzione di processi di liberazione? Crediamo che possano essere, anche, soggettività LesbicX, dove la X si mette a disposizione di percorsi meticci che assumono la complessità, la ricercano, si pongono collettivamente l’urgenza dell’agire.
Vorremmo dedicare Lesbicx#2 alle Brigate Saffo, che a Torino fine anni ’70, rivendicarono come collocazione politica il loro essere giovanissime operaie, in aperta contrapposizione a certo femminismo borghese. Le Brigate Saffo sono state un’avanguardia, nel senso che hanno saputo cogliere la complessità in gioco in termini che oggi definiremo intersezionali».
Appuntamento, dunque, per i giorni 6-7-8 dicembre 2019 a Torino, Centro Baltea, Via Baltea 3, per proseguire il percorso.
Questo il blog del progetto Lesbicx:
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