Alcune settimane fa aveva denunciato Apple, accusando il colosso americano di averlo fatto diventare omosessuale.
Oggi, dopo l’udienza preliminare presso un tribunale di Mosca (alla quale non era presente), la presunta vittiama, di cui si conosce unicamente il cognome Razumilov, ha fatto marcia indietro.
A spiegarne le ragioni ad Agence France-Press l’avvocata Sapijat Gousnieva, che correlandole all’interesse mediatico suscitato dalla vicenda, ha dichiarato: «Abbiamo concluso che era necessario chiudere il caso, perché la prossima udienza avrebbe dovuto essere pubblica e i dati personali sarebbero stati divulgati».
Secondo quanto riportato dalla denuncia, di una cui copia Afp è entrata in possesso, l’uomo ha dichiarato di aver scaricato un’applicazione di criptovaluta su Apple Store e di aver ricevuto un trasferimento di 69 GayCoin, invece dei bitcoin ordinati, con tanto di messaggio in inglese: «Non giudicare prima di aver provato».
Messaggio che, stando al denunciante, lo avrebbe influenzato irreversibilmente. «Ho pensato – così Razumilov – come si potesse, in effetti, esprimere un giudizio su un qualcosa che non si è provato. Ho deciso così di sperimentare relazioni omosessuali. Due mesi dopo avevo iniziato una relazione intima con una persona del mio sesso e ora non posso tornare indietro».
Per questo motivo l’uomo, nello sporgere denuncia, aveva chiesto ad Apple un risarcimento danni di un milione di rubli (14.000 euro).
«Questo ha inferto un duro colpo alla sua reputazione – ha continuato la legale di Razumilov -, perché non sa come dirlo ai suoi genitori e sa che non sarà compreso. Dopo tutto viviamo in Russia: quindi, queste cose sono complicate».
Contattato da Afp, il colosso di Cupertino ha preferito non rilasciare dichiarazioni.