Brian J. Smith, noto soprattutto per aver interpretato il tenente Matthew Scott nella serie MGM Stargate Universe e il poliziotto William Gorski in quella Netflix Sense8, ha fatto coming out attraverso le pagine di Attitude.
L’attore 38enne, che ha posato per la copertina di dicembre del noto gay lifestyle magazine britannico, ha deciso di raccontarsi all’apice della sua carriera dopo aver impersonato il ruolo del medico omosessuale Webster O’Connor nella miniserie tv World on Fire (l’ultima puntata sarà trasmessa su BBC One il 10 novembre) e quello di Doug McKenna in Treadstone ancora in corso su Usa Network.
Ricordando come fosse nato e cresciuto ad Allen, cittadina del Texas, in un contesto rurale segnato dal crescente conservatorismo statunitense degli anni ’80, Brian ha dichiarato: «Ero terrorizzato. A scuola non potevo trovarmi davvero bene in nessuna parte. Non ero né un atleta né un secchione». L’attore ha rilevato come ad Allen non ci fosse «alcuna associazione o gruppo Lgbtq: non c’era assolutamente nulla. Ero completamente solo. Ho sentito chiamarmi in tutti i modi: Figa, frocio».
Da qui, a lungo, l’incapacità ad essere completamente sé stesso: «Dovevo controllarmi costantemente e assicurarmi di non guardare qualcuno troppo a lungo o di far sentire qualcuno a disagio». Poi l’esperienza liberatoria del palcoscenico e del set cinematografico, sui quali ha iniziato a sentirsi meno solo e a progressivamente accettarsi.
Ma ad aiutarlo in tal senso è stato soprattutto il coming out coi propri genitori fatto otto anni fa. La loro reazione è stata «meravigliosa. Hanno detto che stavano solo aspettando che io dicessi qualcosa. Erano molto più avanti di quanto io pensassi».
La sensazione di sentirsi più a suo agio con sé stesso Brian l’ha rivissuta durante durante le riprese di Sense8, la fortunata serie delle sorelle Wachowski, che è stata cancellata nel 2017 dopo due stagioni per poi concludersi con la puntata speciale Amor vincit omnia nel 2018.
«Ricordo di essere stato così rilassato – racconta l’attore –. Ho pensato: Alla fine posso essere solo me stesso. Non devo andare in onda per nessuna di queste persone».
Rivedendosi bambino texano di 10 anni, Smith ha dichiarato: «Se potessi, vorrei solo abbracciarlo e dire: Va bene. Non c’erano abbastanza persone allora per dirmi: Non devi essere una persona diversa. Non hai bisogno di cambiare chi sei. Quello di cui quel bambino aveva bisogno era qualcuno che lo prendesse e dicesse: Sei perfetto come sei, va bene così».