47.000 persone secondo le autorità municipali di Varsavia, 150.000 secondo gli organizzatori, 300.000 per Forza Nuova, che, anche quest’anno, ha ieri partecipato alla Marcia dell’Indipendenza.
#Varsavia 300 mila patroti polacchi oggi in piazza.
Le nostre bandiere sventolano a fianco del movimento MW, che ha di recente ottenuto 5 deputati.
Presto azione in comune in Italia, FN sempre con i patrioti polacchi. pic.twitter.com/hzr4DJwuqk— Forza Nuova (@ForzaNuova) November 11, 2019
Giunta alla 10° edizione e organizzata da partiti e movimenti dell’estrema destra locale, la manifestazione ha avuto luogo in occasione della festa nazionale del Giorno dell’Indipendenza, in cui si commemora la fine (11 novembre 1918) dei 123 anni di spartizione del territorio polacco tra Russia, Prussia e Impero austro-ungarico.
Quest’anno la marcia ha assunto un significato particolare, essendo venuta a cadere a poche settimane dalle elezioni del 13 ottobre, che hanno visto non solo la nuova vittoria del PiS ma anche l’entrata nel Sejm (Camera bassa) di 11 parlamentari di Konfederacja Wolność i Niepodległość, il partito di forze di estrema destra e ultranazionaliste, coagulatesi intorno a KORWiN e Ruch Narodowy (Movimento Nazionale, ndr).
Ed è stato il vice-presidente del Movimento Nazionale, nonché neo-deputato, Krzysztof Bosak a definire la marcia di quest’anno «la più grande manifestazione patriottica, anti-globalista e politicamente scorretta in Europa». Per non dire anti-europea, dati gli slogan intonati contro la Ue, una cui bandiera è stata bruciata dai partecipanti. A essi si sono aggiunti motti omofobi e antisemiti.
Il tutto tra lo sventolio di bandiere prevalentemente rosso-bianche ma anche neo-naziste mentre veniva spesso gridato: Dio, onore e patria o cantata la strofa Prendi sotto la protezione l’intera nazione, tratta da un inno mariano.
Tanti i cartelli con l’immagine di un pugno chiuso avvolto da un rosario, lanciata dagli organizzatori della Narodowy Marsz Różańcowy (Marcia nazionale del Rosario, ndr), che ha avuto luogo il 5 ottobre e vede tra i suoi promotori componenti del Movimento nazionale e del gruppo neo-nazista Obóz Narodowo-Radykalny (Onr).
Non a caso Robert Bąkiewicz, figura di spicco della Marcia del Rosario e di quella dell’Indipendenza, ha dichiarato: «La nostra nazione è accomunata con il cattolicesimo. Se lasceremo la fede, moriremo come l’Occidente».
A promuovere la Marcia Nazionale con trasmissioni, post e tweet anche Radio Maryja, fondata e diretta dal redentorista Tadeusz Rydzyk, da tempo al centro di contestazioni per posizioni xenofobe e antisemite.
#MarszNiepodległości2019 pic.twitter.com/BkP4LVSlpt
— Radio Maryja (@RadioMaryja) November 11, 2019
Dall’altra parte di Varsavia ha invece avuto luogo una colorata marcia antifascista, cui hanno partecipato 12.000 persone. Le bandiere polacche erano mescolate a quelle della comunità Lgbti e dell’Unione europea mentre si cantava Bella, ciao.