Jayne Ozanne ha presentato stamattina a Papa Francesco il suo libro Just Love: A journey of self-acceptance e una specifica ricerca sui danni delle terapie di conversione.
Lesbica dichiarata, anglicana evangelicale e componente del Sinodo generale della Chiesa d’Inghilterra, la scrittrice e attivista 50enne è direttrice dell’omonima fondazione, che lavora con le organizzazioni religiose mondiali per eliminare le discriminazioni da orientamento sessuale e identità di genere.
L’incontro è avvenuto al termine della messa, celebrata dal pontefice nella cappella della Domus Sanctae Marthae, cui la donna ha partecipato. Francesco l’ha accolta calorosamente mostrando viva preoccupazione per quanto raccontatogli.
A darne notizia su Facebook la stessa Jayne Ozanne, che ha così raccontato l’incontro: «Oggi ho avuto l’immenso privilegio di presentare il mio libro e la mia ricerca a Sua Santità, dopo aver partecipato alla messa nella sua Cappella privata a Santa Marta.
Ho spiegato di essere cresciuta in una chiesa che mi diceva “che non sarei mai potuta essere una moglie, una madre o una nonna” e di essere, per questo motivo, passata attraverso la cosiddetta “terapia di conversione”. Ho aggiunto che la ricerca della mia Fondazione ha dimostrato l’impatto di tale “terapia” su centinaia di altre persone, molte delle quali hanno tentato il suicidio. Ho concluso dicendo che ho pregato, affinché tutti possano sapere che sono preziosi figli di Dio e accettati per quello che sono.
Il Papa ha risposto prendendo le mie mani e dicendo: Per favore prega per me mentre prego per te».
Alla Reuters Jayne Ozanne ha spiegato: «Papa Francesco sembrava capire quali siano i danni delle terapie. Mi è apparso preoccupato. Io mi sono sentita accolta, come abbracciata».