A Napoli, in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids (1° dicembre), si è stipulato uno importante protocollo d’intesa tra l’azienda ospedaliera dei Colli (presidio ospedaliero Cotugno) e il comitato provinciale Arcigay Antinoo di Napoli.
Protocollo tra pochi nel suo genere anche su scala nazionale, finalizzato a promuovere la cultura della prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili, contrastare la sierofobia e, soprattutto, offrire alcuni servizi alla popolazione Lgbt, a partire dallo screening gratuito per le principali Ist e dall’accesso alla PrEP, secondo le linee del ministero della Salute, entrambe senza impegnativa del medico di base.
«Un importante traguardo rincorso per anni e che ci auguriamo possa essere presto replicato come buona prassi sia sul territorio che nel resto del Paese – dichiarano congiuntamente Daniela Lourdes Falanga e Antonello Sannino, rispettivamente presidente e responsabile salute di Arcigay Napoli –. Arcigay Napoli è nata nel lontano 1984, in anni terribili per la nostra comunità, per la paura verso una malattia, l’Aids, di cui si conoscevano soltanto gli effetti mortali e ci lega una storica collaborazione con il Cotugno. Oggi, averla formalizzata, per offrire servizi concreti alla cittadinanza e per contrastare paure e pregiudizi ancora vivi, ci rende particolarmente felici e soddisfatti. Siamo certi che questo protocollo darà risultati eccezionali».
Grande soddisfazione anche da parte del personale sanitario dell’ospedale Cotugno. Maurizio Di Mauro, direttore generale dell’azienda Ospedaliera dei Colli, ha infatti dichiarato: «Il Cotugno è da sempre l’ospedale di riferimento per le malattie infettive in Campania e si occupa di Hiv/Aids e di malattie a trasmissione sessuale da anni. Con questo protocollo vogliamo essere ancora più presenti sul territorio, fornendo screening gratuiti per prevenire e per avviare ai percorsi di cura migliori tutti quelli che ne avranno bisogno.
L’impegno del personale dell’Ospedale Cotugno è quotidiano, ma solo continuando a parlare di Hiv e di malattie a trasmissione sessuale potremo fare breccia nel pregiudizio e nella coscienza di tutti affinché la prevenzione diventi all’ordine del giorno e non una spiaggia dove correre ai ripari quando, ormai, è troppo tardi».