Francesca Pascale torna a parlare di diritti delle persone Lgbti e lo fa in una lunga intervista concessa a Luciana Matarese per Huffington Post.
La compagna di Berlusconi ha anche affrontato il tema del movimento delle Sardine, cui ha dichiarato di guardare «con rispetto, interesse. Un errore che a suo tempo è stato commesso con i 5 stelle ed il risultato è quello che è oggi sotto gli occhi di tutti. Perché etichettarlo come un gruppo manovrato da ambienti di sinistra, al fine di sminuirlo?
Prima di chiedersi da chi è costituto bisognerebbe riflettere sul motivo che li ha portati a scendere in piazza. Un fiume di persone che invadono le principali città italiane è sicuramente un sussulto civico contro un linguaggio che è risultato inattuale e pericoloso, illiberale, diseducativo, in grado di innescare odio».
Francesca, che ha detto di accarezzare l’idea di «riscendere in piazza per la libertà di tutti» il 14 dicembre a Roma per la prima grande manifestazione nazionale delle Sardine, ha poi toccato l’argomento dell’annunciata associazione Lgbti I colori della libertà, circa la quale aveva precedentemente affermato di volerla costituire «anche nel mio interesse».
Parole che ha così spiegato alla giornalista di HuffPost: «Lo intendevo da cittadina libera che crede nella libertà. Ognuno di noi deve sempre pensare che i diritti negati agli altri potrebbero essere i propri».
Alla domanda finale: «Né etero né gay, sono libera”, ha dichiarato. Più volte hanno detto che “è lesbica”. Lei ha rilanciato “Amo Berlusconi, ma se domani scegliessi di vivere in una famiglia arcobaleno?», Lady B. ha così risposto: «Il clamore e la curiosità che suscita questa mia dichiarazione sono il sintomo che c’è ancora tanto da fare… non amo le definizioni, né le categorie. Oggi amo Silvio ma se domani mi innamorassi di una donna, che male ci sarebbe?
L’amore è il principio cardine della vita e all’interno di quello tutto è possibile. Quindi non pianifico la mia vita secondo uno schema precostituito. L’unico confine che vedo non è tra eterosessuali e gay ma tra libertà e repressione, tra dignità e pregiudizio, tra cultura e ignoranza».