Per la dignità delle persone. Contro la violenza omotransfobica. Questo il titolo del convegno che, voluto dal deputato Alessandro Zan e organizzato dal Pd, si è tenuto, oggi pomeriggio, presso al Sala del Refettorio della Camera dei deputati sulla legge contro l’omotransfobia.
Alla presenza del segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, di Alessandro Zan (Pd), relatore del pdl di legge di cui è da qualche mese iniziato in Commissione Giustizia alla Camera, della deputata Laura Boldrini (Pd), della senatrice Alessandra Maiorino (M5s) e Monica Cirinnà (Pd), si sono confrontate figure professionali e rappresentati delle associazioni: Luciana Goisis, docente di Diritto penale presso l’Università degli Studi di Sassari, la psicoterapeuta Margherita Graglia, l’avvocato Antonio Rotelli, ricercatore presso l’Università di Udine, Angelo Schillaci, docente di Diritto pubblico comparato presso l’Università Sapienza di Roma.
Gli interventi hanno sottolineato da più punti di vista la necessità di tutelare il bene giuridico dell’identità personale sulla base dei diritti umani riconosciuti in sede Europea e internazionale. Un bene, che va bilanciato con il concetto di libertà di espressione, una libertà che non può mai trasformarsi in odio e istigazione alla violenza. Importanti anche i riferimenti al quadro giuridico internazionale in materia di crimini d’odio, in particolare ai documenti Ocse.
Come sottolineato in maniera efficace da Antonio Rotelli, è auspicabile che la legge contenga le definizioni di orientamento sessuale e identità di genere, per evitare di offrire il fianco a possibili ricorsi in Corte Costituzionale sulla base del principio di determinatezza della legge penale.
Nel suo intervento conclusivo, Zingaretti ha espresso la volontà di raggiungere il risultato, ritenendolo tra i punti essenziali per la stagione politica che si sta per aprire. «Noi abbiamo detto di difendere le persone – così il segretario nazionale del Pd –. Le persone sono tutte portatrici di aspettative ed è giusto allargare la sfera dei diritti. Anche perché questo aiuta il paese ad essere più civile e permette alle persone di guardare ai propri percorsi di vita in modo più sereno”.
«La presenza di Zingaretti al convegno – ha sottolineato il direttore di Gaynews Franco Grillini, aprendo gli interventi della società civile – lascia sperare che questa volta potremmo raggiungere la meta, specie se consideriamo che ci troviamo al quinto tentativo parlamentare. Confidiamo che il pieno impegno di Zingaretti possa portare la legge tra le questioni capitali del prossimo governo, quei temi sui quali la maggioranza mette in conto di utilizzare anche il voto di fiducia».
La necessità che la legge contro l’omotransfobia possa rappresentare una svolta nelle politiche del Governo è stata ribadita anche da Laura Boldrini, che ha ricordato l’appuntamento cruciale che attende le forze di maggioranza nel prossimo mese di gennaio.
Dello stesso avviso anche Monica Cirinnà, che ha ribadito la necessità di questo provvedimento per colmare il vuoto normativo che ci separa dai Paesi della vecchia Europa e dare una risposta culturale concreta a chi ancora non vive pienamente la propria sessualità. «In un Paese ancora troppo avvolto e soffocato da pregiudizi, una legge contro l’omotransfobia – ha affermato la senatrice del Pd – rappresenta un irrinunciabile strumento di tutela della dignità delle persone ma anche una fondamentale leva di carattere culturale per favorire percorsi di inclusione e rispetto di ogni differenza. Mi auguro che tutte le forze di maggioranza agiscano coese e determinate per raggiungere questo obiettivo, che qualifica la nostra azione politica e la nostra visione del futuro dell’Italia».
Da parte sua la senatrice pentastellata Alessandra Maiorino, prima firmataria di un pdl in materia al Senato, ha riaffermato la sua disponibilità e quella del Movimento 5Stelle a collaborare per un testo base al rialzo, che includa anche politiche sociali positive.
A Gaynews il deputato Alessandro Zan si è dichiarato «soddisfatto per la molteplicità e l’autorevolezza dei contributi giuridico-scientifici posti all’attenzione del dibattito politico, nonché dell’impegno concreto del segretario Pd e degli altri parlamentari intervenuti. Ho visto da parte di tutti un sostegno convinto e privo di tentennamenti. Abbiamo gli elementi per fare un buon lavoro».