Aggredita a colpi di spranga in via Padova a Milano. È quanto accaduto ieri, intorno a mezzogiorno, a una 35enne transgender brasiliana a seguito di una lite con un 51enne d’origine romena.
A lanciare l’allarme alcuni passanti. L’aggressore, fuggito su un furgone, è stato poi intercettato dalla polizia e denunciato per porto abusivo d’ama atta a offendere e lesioni.
La Squadra Mobile è inoltre intervenuta per fermare un’altra transgender brasiliana, che aveva iniziato a tagliarsi i polsi con un piccolo coltello e cocci di bottiglia, mentre l’amica veniva soccorsa dal 118. Si è dovuto ricorrere al taser per far desistere dai gesti autolesionisti la donna che, affetta da problemi psicologici, è stata condotta al Fatebenefratelli con prognosi di sette giorni.
L’aggressione milanese si è verificata all’indomani del brutale pestaggio, di cui è stata vittima a Napoli un’altra giovane donna transgender, ritrovata poi in un tombino fognario, dove si era nascosta per la paura.
Raggiunta telefonicamente da Gaynews, l’attivista transgender Antonia Monopoli ha così commentato quanto accaduto a Milano e a Napoli: «Ultimamente ho saputo e letto in vari articoli che ci sono state molte aggressioni nei confronti di donne transgender. Questi episodi mettono paura e terrore, perché potrei essere anche io una vittima di transfobia.
In più occasioni ho sostenuto che serve una legge contro l’omotransfobia per una maggior tutela delle persone Lgbti Spero e pertanto mi auguro che col nuovo anno si possa giungere a un tale risultato».