Anche il padre intenzionale, e non più soltanto quello biologico, può essere pienamente riconosciuto in Francia come genitore di un bambino nato all’estero da gpa.
A deciderlo ieri, con due sentenze, la Corte di Cassazione in merito alla convalida dell’intera trascrizione dei certificati di nascita esteri di bambini quali figli di due distinte coppie di papà. Bambini, nati nel 2014 rispettivamente in California e Nevada da gestazione per altri.
Per quanto riguarda le coppie di persone dello stesso sesso, la Corte Suprema aveva finora ammesso il riconoscimento diretto del solo padre biologico di un figlio nato all’estero da gpa. Ma «una gpa – è stato ieri sentenziato – fatta legalmente all’estero non impedisce di per sé la trascrizione del certificato di nascita dei bambini con l’indicazione del padre biologico e del padre designato».
La Corte Suprema ha così esteso anche alle coppie di uomini la giurisprudenza, codificata in ottobre, sulla «madre intenzionale» nelle coppie eterosessuali, convalidando l’intera trascrizione dei certificati di nascita californiani delle gemelle Valentina e Fiorella Mennesson.
La Corte aveva preso questa decisione «in assenza di altre vie» per preservare l’interesse superiore delle gemelle, ritenendo che la soluzione dell’adozione, già sancita dalla propria giurisprudenza, non fosse soddisfacente nel «caso specifico». L’adozione, infatti, come spiegato nella relativa sentenza, sarebbe infatti risultata insoddisfacente soprattutto «alla luce del tempo trascorso dalla concretizzazione del legame tra le bambine e la madre intenzionale», ossia, nel caso specifico, Sylvie Mennesson.