È morta il 22 dicembre in ospedale a Toronto, a seguito di ferite da arma da fuoco alla testa, l’attivista 51enne Julie Berman.
La polizia, che aveva trovato la donna moribonda nella sua casa lungo Brunswick Avenue nel quartiere di Harbord Village, ha arrestato il 29enne Colin Harnack, presente sul posto, con l’accusa di omicidio di secondo grado.
Impiegata come parrucchiera, Julie Berman era una figura di spicco dell’associazione transgender The 519, che l’ha vista impegnata come attivista per oltre tre decenni. Memorabile il suo discorso durante il Transgender Day of Remembrance (TDoR) del 2017, in cui aveva parlato della gravità della transfobia – lei che era stata vittima più volte di violenze in passato – e dell’omicidio di un’amica trans. Negli ultimi due anni sono state tre le persone transgender assassinate a Toronto.
Tante le persone che ieri le hanno reso l’ultimo saluto. All’unanime cordoglio della comunità Lgbti di Toronto si è associati anche il ministro canadese delle Finanze Bill Morneau, che su Twitter ha scritto: «Julie Berman è stata una figura vittoriosa della comunità Lgbtq di Toronto e un’amata amica per molti. Ci mancherà, non sarà dimenticata».
Julie Berman was a champion for Toronto’s LGBTQ2 community and a beloved friend to many. She will be missed, she will be remembered. https://t.co/fl1nwP7pPs
— Bill Morneau (@Bill_Morneau) December 27, 2019