Ennesimo ergastolo a Manchester per il 36enne Reynhard Sinaga, ex studente di origine indonesiana, colpevole di aver attirato nel suo appartamento e violentato 48 uomini dopo averli drogati. Condannato a una sentenza a vita con un minimo di 30 anni di carcere, quello conclusosi ieri è il quarto processo a suo carico.
Lo studente fuori corso, figlio di un banchiere indonesiano e arrivato nel 2007 nel Regno Unito, sta già scontando 88 condanne a vita, ognuna con un minimo di 20 anni da passare dietro le sbarre.
Complessivamente Sinaga è stato ritenuto colpevole di aver commesso, tra il 2015 e il 2017, almeno 159 attacchi di natura sessuale, di cui 136 sono casi di stupro vero e proprio, da lui filmati su due smartphone. 70 delle sue vittime devono ancora essere identificate dalla polizia, per la quale il numero (destinato a salire) sarebbe di 195.
Come accertato dagli inquirenti, le modalità dell’adescamento era sempre la stessa e a cadenza continuata. Sinaga si aggirava all’esterno di nightclub e locali, avvicinando uomini ubriachi o in evidente stato di bisogno, compresi eterosessuali. Offriva poi loro da bere, un letto per la notte o un posto per ricaricare il cellulare. Una volta nel suo appartmento di Princess Street, li drogava con Ghb e violentava in stato d’incoscienza. Molte delle sue vittime hanno appreso di essere state abusate dal presunto “buon Samaritano” solo grazie ai filmati mostrati loro dagli inquirenti.
La giudice Suzanne Goddard, che ha inflitto l’ultima condanna, ha definito Sinaga «un individuo pericoloso, profondamente disturbato e perverso privo di alcun senso della realtà» e un «malvagio predatore sessuale», che «non ha mostrato alcun segno di rimorso».
Il vice-procuratore capo della corona per l’Inghilterra nord-occidentale, Ian Rushton, lo ha ieri designato come «lo stupratore più prolifico della storia giudiziaria britannica».
La polizia ritiene che Sinaga avrebbe continuato nella sua attività criminale, se una delle vittime non si fosse svegliata mentre veniva stuprata e non avesse chiamato gli agenti: questo accadeva il 2 giugno del 2017. Al momento dell’arresto stava terminando la sua tesi dottorale in geografia dal titolo Sessualità e transnazionalismo tra gay e bisessuali di Manchester.