Pugnalata all’addome e strangolata con un tubo di gomma fino all’asfissia. È morta così la 17enne transgender brasiliana Letícia Pereira de Oliveira, il cui corpo, chiuso in un sacco di tela, è stato ritrovato, il 19 gennaio, tra i rovi di un terreno incolto nel quartiere Santa Luzia di Boa Vista, capoluogo dello Stato settentrionale di Rorarima. Ritrovato sul posto anche il coltello con cui è stata colpita.
Dura condanna è stata espressa dall’Aterr (Associação de Travestis, Transexuais e Transgêneros do Estado de Roraima), che in un comunicato a firma della presidente Sabina Nascimiento ha anche ricordato: «Benché molto giovane e piena di vita, Letícia aveva già conosciuto la violenza e la prostituzione e la sua tragica storia ripete la storia di migliaia di persone trans».
La presidente ha quindi aggiunto: «L’Aterr agisce quotidianamente per produrre e rafforzare una rete di sostegno per le persone trans in Roraima. Ma riconosce i limiti del suo impegno di fronte a una società che nega diritti alle persone giovani, discriminandole, escludendole e addirittura eliminandole come se fossero oggetti usa e getta.
Sappiamo che l’insicurezza e la violenza sono cresciute nella nostra città. Ma non possiamo tacere davano a un crimine che, oltre ad attentare i diritti umani togliendo la vita di una persona tanto giovane come Letícia, attacca anche la dignità umana nell’espressione della sua diversità, producendo effetti negativi non solo sulla vittima ma su tutta la comunità di persone trans di Roraima. L’Aterr spera che ci siano indagini e che si trovi la persona responsabile di un tale crimine contro la vita di una “travesti”, perché le nostre vite contano».
Letícia è stata la terza persona trans a essere uccisa in Brasile nel giro di tre giorni. Il 17 gennaio sono state infatti assassinate Fabíola, con un colpo di pistola al viso (Salvador di Bahia), e Ana Clara Lima, pugnalata all’addome nella capitale Brasilia.
Con l’omicidio di Letícia sono 26 le persone trans a essere state uccise o suicidatesi dall’inizio dell’anno. Numero che sale a 98 a partire dal 1° ottobre, giorno in cui si iniziano a conteggiare le vittime di transfobia dell’anno in corso.