Il primo attacco pubblico a Pete Buttigieg in ragione della sua omosessualità è arrivato ieri dal conduttore radiofonico conservatore Rush Limbaugh, che Donald Trump, nel recente State of the Union, ha decorato con la più alta onorificenza civile Usa: la Presidential Medal of Freedom.
Già accusato in passato di sessismo e razzismo, Limbaugh ha attaccato, nel corso della sua trasmissione, i principali candidati dem alla Casa Bianca, passandoli in rassegna uno per uno e sostenendo che nessuno di loro ha la possibilità di essere eletto.
Ma, soprattutto, Buttigieg che non nasconde il suo affetto per il marito Chasten Glezman, arrivandolo a chiamare «l’amore della mia vita» davanti ai fan in festa per il secondo posto raggiunto alle primarie in New Hampshire.
I dem, ha dichiarato Limbaugh, guardano all’ex sindaco di South Bend e s’interrogano su come apparirà nei dibattiti «un gay di 37 anni che bacia suo marito sul palco vicino a Mr. Man Donald Trump». Ha quindi aggiunto: «L’America non è ancora pronta a eleggere un gay che bacia suo marito sul palco dei dibattiti presidenziali».
Immediata la polemica mentre sui social Mr. Man è diventato virale. Il primo a difendere Buttigieg, per quanto suo rivale nella corsa alla Casa Bianca, è stato l’ex vicepresidente Joe Biden, che ha dichiarato: «Avete appena sentito Rush Limbaugh, mio Dio, è parte della depravazione di questa amministrazione. Io e Pete siamo rivali ma lui ha onore, coraggio ed è intelligente da morire».
Sulla questione è intervenuto lo stesso presidente Trump che, nel corso di un’intervista a Fox News, ha risposto alla domanda se l’omosessualità di Buttigieg potrebbe spingere qualcuno a non votarlo.
«Io penso di sì – ha dichiarato –. Ritengo che ci sarebbe qualcuno che non lo voterebbe. Ma io, ad essere onesto, non sarei tra loro». Trump ha poi fatto notare, come, a suo parere, il fatto di essere omosessuale «non sembra stia danneggiando» Buttigieg.