Un’altra donna transgender peruviana assassinata a Parigi nel Bois de Boulogne.
A meno di due anni dall’omicidio di Vanesa Campos, pugnalata il agosto 2018, Jessyca Sarmiento è stata uccisa intorno alle 2:30 del 21 febbraio.
Due testimoni hanno raccontato agli agenti del 1° distretto della polizia giudiziaria parigina (1° DPJ), che investigano sul caso, come tre uomini a bordo di una Renault Clio abbiano raggiunto la giovane sex worker sull’Allée de la Reine-Marguerite e l’abbiano investita volontariamente prima di darsi alla fuga.
In un comunicato, cofirmato anche da Le Bus des Femmes, STRASS, Trans United Europe, l’associazione Acceptess-T ha reso noto che Jessyca era arrivata lo scorso anno in Francia e aveva iniziato a prostituirsi per sopravvivere. «Il mese scorso – così la nota – aveva iniziato a partecipare alle nostre lezioni di francese: era studiosa, applicata e generosa, portando a ogni sessione il pasto per le compagne. Era la forza trainante del gruppo come testimoniato dall’insegnante».
Una trentina di sex worker transgender, la maggior parte peruviane, si sono radunate ieri sera, dopo le 23:00, sul luogo del delitto adornato di rose rosse e bianche, candele e foto dell’amica, gridando più volte: «Giustizia per Jessyca».
«Ciò che ci porta qui è la rabbia – ha dichiarato Giovanna Rincon, presidente di Acceptess T –. Le autorità trattano con poco interesse la questione. Siamo in una situazione di crisi: le ragazze ci chiamano ogni notte per dirci che sono vittime di violenze molto gravi». Ha quindi aggiunto: «Non vogliamo più essere le vittime collaterali di leggi repressive».
Secondo Rincon la legge sulla prostituzione del 2016, che penalizza il cliente, è responsabile dell’aumento della violenze contro le sex worker, costrette a lavorare in aree remote lontano dai controlli di polizia.
Veronica Castro, amica di Jessyca, ha dichiarato: «Ogni notte ci chiediamo se torneremo a casa vive. Non è che, perché siamo straniere e non abbiamo documenti, non siamo esseri umani. Neppure le bestie meritano di essere trattate così».