A partire dal luglio dello scorso anno sono più di 100 in Polonia le realtà, tra comuni e province, a essersi dichiarate con atto amministrativo Strefa wolna od Lgbt (Libere da Lgbt, ndr).
Nel Paese Ue, dove alle elezioni politiche del 13 ottobre il partito di destra nazionalista Prawo i Sprawiedliwość (PiS) ha conseguito una schiacciante vittoria, le persone Lgbti si trovano ad affrontare una situazione non facile anche per i ripetuti attacchi da parte di Jarosław Aleksander Kaczyński e dell’influente episcopato cattolico.
Per questo motivo Federacja Znaki Równości, la prima federazione polacca che riunisce associazioni Lgbt+ o in loro difesa, ha aperto in giugno a Cracovia il Centro DOM EQ, l’unico spazio sicuro per la collettività arcobaleno. Dall’inaugurazione oltre 3.000 persone hanno frequentato i loro laboratori, sportelli e gruppi di supporto nonché partecipato a ai loro eventi. Ma i fondi a disposizione si stanno esaurendo rapidamente e il centro rischia di chiudere nel prossimo mese di aprile.
Per questo motivo All Out ha lanciato una raccolta fondi online, al cui riguardo Yuri Guaiana, senior campaign manager della piattaforma mondiale nonché presidente di Certi Diritti e segretario di Lgbti Liberals for Europe, ha dichiarato a Gaynews: «Di fronte all’odio e alla violenza senza precedenti che in questo momento colpisce la comunità Lgbt+ in Polonia, le persone Lgbt + hanno veramente bisogno di sostenersi a vicenda. Una piccola donazione può dare un aiuto concreto a mantenere aperto uno spazio sicuro in Polonia».