Slitta in autunno (le date devono essere ancora fissate) la 37° assemblea mondiale dell’International Lgbtq+ Travel Association (Iglta), che si sarebbe dovuta tenere a Milano dal 6 al 9 maggio. La decisone è stata presa in ottemperanza alle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e alle recenti misure adottate dal Governo italiano per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
«Dal momento in cui si è diffuso il Covid-19 – ha dichiarato Alessio Virgili, responsabile del comitato promotore dell’evento come ceo di Sonders & Beach Group e presidente di Aitgl (Associazione Italiana Turismo Gay & Lesbian) – abbiamo cercato di fronteggiare la situazione lavorando giorno e notte. Ma dopo l’annullamento di Itb in Germania, il nostro impegno con il board dell’Iglta si è trasformato in una corsa contro il tempo per non perdere un evento sui cui tutti, Enit, Comune di Milano, Consolato Usa, oltre a noi di Sonders & Beach e Aitgl, abbiamo lavorato e investito per due anni».
Virgili ha quindi aggiunto: «Abbiamo insistito per riuscire a spostare la manifestazione in un altro periodo dell’anno, dialogando con tutte le location che sono nel circuito di ospitalitò di questo evento, che comprende oltre la convention in sé stessa, workshop B2B per il mercato italiano aderente all’associazione, press tour con la stampa internazionale ed educational tour per buyer da tutto il mondo, lancio di pacchetti turistici specifici, side event. Una situazione gestita con grande fermezza e mi sento in dovere di ringraziare Enit e il Comune di Milano che ci hanno appoggiato in questa emergenza».
Sono sei anni che in Europa non si teneva l’assemblea mondiale dell’Ilgta e, quest’anno, passata l’emergenza Coronavirus, tornerà nel nostro continente grazie all’Italia. Rappresentanti di catene alberghiere, responsabili acquisti, agenti di viaggio, tour operator, influencer e media si daranno appuntamento a Milano per un totale di 720 stakeholder internazionali specializzati, che generano circa 400 milioni di euro di volume di affari ogni anno.
Secondo gli ultimi dati dell’Organizzazione mondiale del turismo, risalenti al 2017, sono 35 milioni nel mondo le persone Lgbti+, che si spostano per fini vacanzieri: esse viaggiano più frequentemente e spendono di più della media. È stato calcolato che la spesa generata da questo segmento di mercato ammonti a 211 miliardi l’anno nel mondo.