137 casi confermati di Covid-19, tra cui 4 morti. Questi gli ultimi dati ufficiali relativi al Ghana, forniti ieri dal Sistema sanitario nazionale (Ghs) a poco meno di 48 ore dalla Giornata nazionale di preghiera e digiuno indetta dal presidente Nana Akufo-Addo per domandare a «Dio di proteggere la nostra nazione e salvarci da questa pandemia».
Update on Enhanced Measures taken against the spread of Coronavirus
Update on Enhanced Measures taken against the spread of Coronavirus
Pubblicato da Nana Addo Dankwa Akufo-Addo su Sabato 21 marzo 2020
Un invito che, rivolto «a tutti i ghanesi, cristiani e musulmani», è stato accolto coralmente nel Paese dell’Africa occidentale subsahariana e messo minuziosamente a punto dal ministero della Chieftaincy e degli Affari religiosi attraverso 10 punti di preghiera diversificati per gli esponenti delle due religioni monoteistiche.
Accogliendo l’appello dell’imam capo del Ghana, il 97enne Osmanu Nuhu Sharubutu, l’oltre 17% della popolazione ghanese musulmana ha osservato un secondo giorno di preghiera e digiuno il 26 marzo. Sulle misure comportamentali relative alle due giornate lo sceicco Amin Bonsu, presidente della Ghana Muslim Mission, che è la più importante organizzazione sunnita del Paese, ha diramato il 25 un comunicato in cinque punti.
Nel quarto viene affermato: «È importante per noi riconoscere i nostri peccati contro il mondo, in particolare gli atti più abominevoli come omosessualità, lesbismo, transgenderismo, distruzione di bacini idrici e foreste».
Non senza sottendere un rapporto di causa-effetto tra osservanza complessiva delle cinque misure e fine della pandemia come rilevato nella conclusione: «Credo che queste misure ci porteranno misericordie di Allah e aiuti nella lotta contro la pandemia in Ghana e nel resto del mondo».