Cicliche quanto stantie le accuse mosse dalla destra toscana contro i finanziamenti regionali stanziati annualmente a favore del Consultorio TransGenere di Torre del Lago Puccini (Lu), che, nato nel 2008 in collaborazione dell’Usl 12 Versilia, offre molteplici servizi a tutela delle persone trans nel quadro di un progetto approvato dal Consiglio regionale toscano con delibera nr. 153/04/2012.
Già in settembre (ma le bordate, sempre le stesse, vanno avanti da anni) parlamentari della Lega, con a capo l’eurodeputata ed ex sindaca di Cascina Susanna Ceccardi, erano andati all’attacco agitando i soliti spettri della malasanità e delle priorità altre per gli 80.000 euro erogati in riferimento all’anno 2019. Cui aveva risposto fra l’altro l’Arci provinciale di Lucca col dire: «La strumentalizzazione politica di una realtà complessa come quella transgenere è dal nostro punto di vista pietosa ed è degna del peggior oscurantismo medievale».
Ma questa volta, dopo la delibera della Giunta regionale in data 23 marzo con cui si assegna «a favore dell’azienda Usl Toscana Nord Ovest, la somma complessiva di euro 80.000 per la prosecuzione delle attività del Consultorio TransGenere, annualità 2020», Susanna Ceccardi e la capogruppo del Carroccio in Consiglio regionale, Elisa Montemagni, hanno tirato in ballo l’attuale emergenza Covid-19.
«In uno dei momenti più tragici del nostro Paese dalla seconda guerra mondiale, in piena emergenza sanitaria legata alla pandemia causata dal nuovo Coronavirus – così le due leghiste – la Regione Toscana sembra avere altre priorità. Il 23 marzo, infatti Rossi ed i suoi sodali hanno deliberato lo stanziamento di 80.000 euro per il consultorio TransGenere della Toscana al fine di potenziare la capacità di risposta del sistema sanitario regionale alle persone e e alle famiglie per la disforia di genere. Ciò che conta davvero in questo momento è potenziare le strutture ospedaliere legate alla rianimazione, che in questo momento sono chiamate ad uno sforzo colossale. Anche se è difficile polemizzare di fronte a ciò che sta accadendo nel nostro Paese, come esponenti delle istituzioni vogliamo denunciare quanto accaduto».
Eppure appare proprio un’operazione di mera polemica propagandistica il j’accuse di Ceccardi che, in piena emergenza Coronavirus, è stata annunciata, il 7 marzo, quale candidata della Lega alla presidenza della Regione Toscana. Senza dimenticare la spedizione fatta in Spagna il 15 marzo per recuperare alcuni connazionali bloccati all’aeroporto di Barcellona, che le sono valse accuse di irresponsabilità e la nomea di tour operator da parte di esponenti di Fratelli d’Italia.
In ogni caso anche dai sodali toscani di Giorgia Meloni, come il portavoce regionale Francesco Torselli, non sono mancate critiche feroci alla Giunta Rossi con tanto di proposta: «Ritirate immediatamente la delibera e destinate gli 80.000 all’acquisto di Dpi per chi opera in prima linea contro il Coronavirus».
Motivazioni, quelle dell’emergenza Covid-19, che, fatte proprie anche da esponenti di CasaPound e Forza Nuova Toscana, sono state rilanciate anche da Massimo Gandolfini, leader del Family Day e neurochirurgo della Poliambulanza di Brescia, struttura sanitaria privata d’eccellenza in una regione come la Lombardia, dove sta emergendo in tutta la sua interezza quali siano i danni apportati dai progressivi tagli alla sanità pubblica.
La migliore risposta a tali attacchi è stata data dal Comitato Toscana Pride, che ha anche ricordato i numerosi servizi garantiti dall’associazione, presieduta da Regina Satariano: «Solidarietà da parte di tutto il Comitato promotore del Toscana Pride al Consultorio TransGenere per il vergognoso attacco subito dall’eurodeputata leghista e candidata governatrice in Toscana Susanna Ceccardi. Le risorse stanziate dalla Regione Toscana che sono al centro dell’accusa rivolta al Consultorio TransGenere che da più di 10 anni si occupa di persone in transizione di genere, finanziano annualmente le attività rivolte alle persone transgender, di supporto psicologico, assistenza endocrinologica, assistenza psichiatrica, assistenza nell’iter di riassegnazione, assistenza legale, mediazione culturale e assistenza al cambio anagrafico per le persone che hanno una condizione di real life di almeno 5 anni e che non intendono sottoporsi a intervento.
Il Consultorio TransGenere ha la stessa dignità di tutti gli altri Consultori finanziati dalla Regione ed eroga al pari degli altri Consultori servizi essenziali. L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo non deve impedire o interrompere l’erogazione di servizi fondamentali alla popolazione e quelli erogati dal Consultorio di Torre del Lago alle persone trans* lo sono a tutti gli effetti. Perché le persone trans* sono cittadin* con uguale dignità e uguali diritti».