«Faccio la poliziotta, ma non so se è a causa dei conti lasciati in sospeso con il mio caro papà; resta il fatto che ho un prepotente bisogno di giustizia, di vedere i cattivi puniti e i buoni salvati. Può darsi che sia un progetto piuttosto banale e di utopica realizzazione, però è con quello che mi alzo ogni mattina, anche quando non ne ho voglia e non so che darei per restarmene a letto, al buio, a non sentire pensare essere.
Ah! Dimenticavo. Sono lesbica. Lesbica, questo sostantivo brutto, denigrato, che ho impiegato più di vent’anni ad accostare al mio nome, anzi, a essere sinceri direi che anche al presente non sempre mi riesce troppo bene. In ogni caso, dopo psicoterapie e autoanalisi, confronti serrati davanti allo specchio del bagno, con o senza bicchiere di whisky in mano, sì… alle volte ora mi dico lesbica».
Comincia con il sofferto coming out della protagonista il polar Un nido di vipere. Giulia Magnani e l’omicidio dell’antiquario, di Flaminia P. Mancinelli, autopubblicato e disponibile su Amazon in versione sia cartacea sia digitale. Polar in francese sta ad indicare un genere letterario che mescola il genere noir con quello poliziesco.
Indagini nel mondo ingarbugliato della borghesia romana e transalpina, nonché snodi di una precaria vita sentimentale lesbica e poliziesca, nel testo che scorre – tra un quadro d’ambiente e l’altro – da un misterioso doppio assassinio nella romana via dei Coronari e altri crimini a esso connessi verso un epilogo ben strutturato e preparato dal climax progressivo di azioni, dialoghi .
Flaminia P. Mancinelli è stata, insieme a Marinella Zetti, comproprietaria della libreria Gabi, luogo di riferimento per la comunità Lgbt romana fino a primi anni ‘10. Mancinelli è giornalista di professione e scrittrice nella pratica. Il suo primo giallo, di notevole successo di pubblico, è stato scritto nel 2015 ed è uscito da Newton Compton con il titolo di Inquietante delitto in Vaticano. Anche in questo testo era presente un personaggio lesbico: la carabiniera Sara Vittorini.