In attesa di poter tornare in sala non appena sarà consentito, il Lovers Film Festival, il più antico festival a tema Lgbtqi d’Europa e terzo nel mondo, lancia l’iniziativa Lovers online #cimanteniamoinlinea, che si svolgerà dal 30 aprile al 4 maggio. Giorni, cioè, in cui avrebbe dovuto svolgersi l’edizione “dal vivo”. Il tutto per poter mantenere vivo il rapporto con il suo pubblico e per continuare a diffondere la cultura della non discriminazione anche se in streaming.
Ogni giorno verranno messi online gratuitamente due lungometraggi e due cortometraggi italiani, passati sugli schermi del festival nelle precedenti edizioni. I link gratuiti e visionabili per l’intero periodo – dalle 11:00 di giovedì 30 aprile fino alla mezzanotte di lunedì 4 maggio – saranno comunicati sul sito della manifestazione e sulle pagine Facebook e Instagram.
Gaynews ha raggiunto la direttrice Vladimir Luxuria per farsi raccontare il presente e il futuro di Lovers.
Come vi è venuta l’idea di dar vita a questa versione digitale?
L’idea ci è venuta per adattarci ai tempi. Il cinema “ai tempi del Corona”, per parafrasare il famoso romanzo di Gabriel García Márquez. Per poter traslare, sull’unica vera certezza che abbiamo a disposizione oggi, una piattaforma digitale, il contenuto prezioso dei film. Con la speranza che si possano aprire al più presto le sale e che in autunno si possa incontrare il nostro pubblico anche dal vivo.
Quali i titoli selezionati?
Abbiamo selezionato alcuni dei titoli italiani che hanno fatto la storia del festival, fra cui Riparo di Marco Simon Puccioni con Maria De Medeiros e Antonia Liskova, che è il secondo lungometraggio del regista italiano affronta il tema della convivenza fra le diversità. Tema centrale l’amore tra due donne: l’operaia Mara e la borghese Anna. O Come mi vuoi, il film d’esordio a tematica transgender di Carmine Amoroso con Enrico Lo Verso, Monica Bellucci, Vincent Cassel e Urbano, nel quale ho recitato anche io.
Quindi Lovers anche in tempi di Covid-19. Come sarà il futuro del festival?
Io spero che questa versione online di Lovers sia un successo. Ma il festival tornerà comunque alla sua forma tradizionale, perché siamo ben consapevoli che il cinema è fisicità, andare nelle sale, incontrarsi e avere la possibilità di interagire con attori registi e produttori di tutto il mondo. Vedere i film sul maxischermo è la magia insostituibile del cinema.
Lovers è in dialogo anche con le altre rassegne Lgbtqi italiane?
Il Lovers Film Festival è già entrato a far parte del coordinamento che riunisce i vari festival a tematica Lgbtqi di tutta Italia. Stiamo anche valutando l’opportunità di fare delle iniziative in comune e quindi presto ci saranno altre novità da annunciare.
Dalle parole di Vladimir Luxuria appare chiaro quanto il cinema sia ancora oggi veicolo imprescindibile di cultura. Dello stesso avviso anche il presidente del Museo nazionale del Cinema Enzo Ghigo: «I festival cinematografici sono una realtà importante del nostro Paese e siamo tutti al lavoro per trovare soluzioni. In un momento di grandi cambiamenti dobbiamo tutti fare quadrato e portare avanti il bene comune. Sono convinto che anche il Lovers Film Festival ne uscirà rafforzato mantenendo salda la sua carica identitaria, in attesa che si riaprano le sale cinematografiche». Appuntamento, quindi, sul sito del festival, con Lovers online #cimanteniamoinlinea che si svolgerà dal 30 aprile al 4 maggio.