Si sono ieri sono susseguite le dichiarazioni delle principali cariche dello Stato, a partire da quella del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della Giornata internazionale contro l’omo-lesbo-bi-transfobia.
Il Capo dello Stato ha affermato in una nota: «Le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale costituiscono una violazione del principio di eguaglianza e ledono i diritti umani necessari a un pieno sviluppo della personalità umana che trovano, invece, specifica tutela nella nostra Costituzione e nell’ordinamento internazionale. La ricorrenza del 17 maggio è stata scelta, in ambito internazionale, per promuovere il contrasto alle discriminazioni, la lotta ai pregiudizi e la promozione della conoscenza riguardo a tutti quei fenomeni che, per mezzo dell’omofobia, della transfobia e della bifobia, perpetrano continue violazioni della dignità umana. È compito dello Stato garantire la promozione dell’individuo non solo come singolo, ma anche nelle relazioni interpersonali e affettive.
Perché ciò sia possibile, tutti devono essere messi nella condizione di esprimere la propria personalità e di avere garantite le basi per costruire il rispetto di sé. La capacità di emancipazione e di autonomia delle persone è strettamente connessa all’attenzione, al rispetto e alla parità di trattamento che si riceve dagli altri. Operare per una società libera e matura, basata sul rispetto dei diritti e sulla valorizzazione delle persone significa non permettere che la propria identità o l’orientamento sessuale siano motivo di aggressione, stigmatizzazione, trattamenti pregiudizievoli, derisioni nonché di discriminazioni nel lavoro e nella vita sociale».
Gli ha fatto eco la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, secondo la quale «qualunque tipo di discriminazione di natura sessuale è un atto intollerabile e indegno di un Paese civile e moderno. Combattere l’omofobia e promuovere il rispetto sono doveri a cui nessuno – nelle famiglie, nella società, nel lavoro, nel mondo delle politica e delle istituzioni – si può sottrarre».
Ha invece insistito sull’importanza di una legge contro l’omotransfobia il presidente della Camera, Roberto Fico che, in un videomessaggio inviato per lo speciale, organizzato da Gaynet e Gaynews, ha fra l’altro dichiarato: «La nostra società deve fare dei passi in avanti rispetto al contrasto all’omotransfobia. La nostra Costituzione tutela ogni orientamento sessuale, chi discrimina si mette fuori dai paletti della nostra Carta. Le scelte di amore e di orientamento sessuale non possono essere sindacate in alcun modo da nessuna persona. Va detto con forza. Dobbiamo condannare con fermezza ogni episodio di violenza e discriminazione legato all’orientamento sessuale e di genere. Chi discrima impoverisce se stesso e la nostra società. Nella scorsa legislatura si era avviato un percorso per una legge contro l’omofobia. È un percorso che oggi deve essere ripreso al più presto».
Si è espresso al riguardo anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che in un post su Fb ha scritto: «La Giornata internazionale contro l’omofobia non è una semplice ricorrenza, un’occasione celebrativa. Deve essere anche un momento di riflessione per tutti e, in particolare, per chi riveste ruoli istituzionali ad attivarsi per favorire l’inclusione e il rispetto delle persone. Come ha ricordato oggi il presidente Mattarella le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale ledono i diritti umani necessari a un pieno sviluppo della personalità umana. Queste discriminazioni sono contrarie alla Costituzione perché calpestano il valore fondamentale della dignità della persona e il principio di uguaglianza e si alimentano di pregiudizi che celano arretratezza culturale. Per questo il mio invito a tutte le forze politiche perché possano convergere su una legge contro l’omofobia che punti anche a una robusta azione di formazione culturale: la violenza è un problema culturale e una responsabilità sociale».
Innumerevoli sono stati gli appelli alla lotta contro le discriminazioni e violenze verso le persone Lgbti da parte di componenti del Governo, come ad esempio le ministre Bellanova, Bonetti e Catalfo, e parlamentari delle diverse forze politiche. Compresa Giorgia Meloni, che ha dichiarato: «Nella Giornata internazionale contro l’omofobia Fratelli d’Italia ribadisce la sua ferma e totale condanna a ogni forma di discriminazione e violenza», ricordando però al presidente Conte che «oggi giustamente interviene sul tema» che «non c’è alcuna differenza tra persone omosessuali ed eterosessuali: tutti e senza distinzione attendono risposte da un governo che al momento ha promesso tanto e mantenuto poco. E se il governo vuole fare qualcosa per loro, la prima a nostro avviso è chiarire quando arriveranno i soldi della cig o del bonus per gli autonomi, e cosa si intenda fare per chi invece il lavoro lo ha perso».