Al via da oggi la campagna nazionale Da’ voce al rispetto, che, lanciata dall’omonimo comitato (Etta Andreella, Rosario Coco, Paola Guazzo, Cristina Leo, Francesco Lepore, Marta Ecca, Rosario Murdica, Alessandro Paesano, Luisa Rizzitelli, Daniele Russo, Daniele Sorrentino, Francesca Sozio, Luca Trentini), si prefigge di sostenere l’approvazione della legge contro l’omotransfobia e sensibilizzare al riguardo la pubblica opinione.
Il testo normativo unificato, che sarà presentato alla Camera il 25 giugno e arriverà in Aula a luglio per la discussione, prevede misure di prevenzione e contrasto alle discriminazioni e violenze motivate da genere, orientamento sessuale e identità di genere. Tema, questo, per il quale il movimento Lgbti italiano si batte da oltre 30 anni e che è stato normato in quasi tutti i Paesi Ue, fatta eccezione per Repubblica Ceca, Lettonia e Bulgaria.
Per la campagna, che è sostenuta da Ilga Europe e Gaynet, sono stati scelti sei personaggi: essi rappresentano diverse identità (gay, lesbiche, bisex, trans, uomini e donne di diverse età) e chiedono di dar voce al rispetto attraverso un fumetto simbolico simboleggiante anche il logo. Punto base dell’iniziativa è l’appello a sostegno di una legge che sia la migliore possibile e senza cedimenti verso pressioni al ribasso.
In esso si chiede «una legge che contrasti l’omotransfobia come fenomeno sociale, che intervenga negli aspetti penali legati ai crimini d’odio, negli ambiti legati alla prevenzione e al sostegno alle vittime. Una legge contro i crimini d’odio basati su orientamento sessuale, genere e identità di genere. Si tratta di reati che, secondo il diritto internazionale, non colpiscono solamente la persona che li subisce, ma individuano gruppi sociali rendendoli bersaglio di discriminazioni e violenze. Sono messe a rischio la libertà personale, la sicurezza e la dignità delle persone Lgbti+, delle donne e di chiunque possa essere ritenuto parte di tali gruppi. Una legge che intervenga, nella sua parte penale, quando il pregiudizio sull’orientamento sessuale, il genere o l’identità di genere è la causa e l’origine di omicidi, aggressioni, violenze fisiche, violenze psicologiche, ingiurie, minacce, persecuzioni, istigazione a commettere discriminazioni e altri reati. Una legge che intervenga in modo concreto a sostegno delle persone colpite dall’odio, che monitori il fenomeno e preveda investimenti per sportelli di ascolto e case di accoglienza. Una legge per tutte e tutti, che estenda la normativa vigente a protezione delle vittime di odio razziale, religioso, etnico e nazionale. La legge da approvare, infatti, punirà i reati, non prevederà “status privilegiati” e non toccherà la libera espressione del pensiero anche quando non condivisibile. Una legge di prevenzione che si preoccupi di porre le basi per agire sulle vere cause del pregiudizio e dello stigma sociale: misoginia, sessismo, omofobia, bifobia, lesbofobia, transfobia».
Oltre 1000 le firme raccolte in due giorni. Ad aderire anche nomi famosi come Arisa, Alessandro Baracchini, Imma Battaglia, Senio Bonini, Lorenzo Bosio, Mario Franco Cao, Carlotta Cerquetti, Paolo Colombo, Francesca Comencini, Ezio Cristo, Antonello Dose, Giorgione, Franco Grillini, Eva Grimaldi, Lilia Giugni, Giovanni Guercio, Francesca Romana Guarnieri, Cathy La Torre, Sergio Lo Giudice, Vladimir Luxuria, Anna Chiara Marignoli, Porpora Marcasciano, Michela Marzano, Andreas Müller, Laura Onofri, Elena Petrosino, Giuliano Peparini, Veronica Peparini, Pasquale Quaranta, Michela Quagliano, Chiara Saraceno, Pino Strabioli, Saverio Tommasi, Cristina Trucco, Francesca Vecchioni, Daniele Viotti.
Le finalità della campagna saranno illustrate stasera, alle 18:00, nella conferenza stampa online sulla pagina Fb del comitato, durante la quale sarà messo online anche lo specifico sito. Per informazioni e adesioni scrivere a info@davocealrispetto.it.