Il Parlamento monocamerale del Montenegro, che si compone di 81 deputati, ha oggi approvato con 42 voti favorevoli (dopo la bocciatura dello scorso anno) il ddl governativo che legalizza le unioni civili tra persone dello stesso sesso, diventando il primo Paese europeo dell’Europa orientale extra Ue a riconoscerle.
«Un grande passo nella giusta direzione – ha twittato il primo ministro Duško Marković – per la società, la sua maturità democratica e i suoi processi di integrazione. L’uguaglianza e gli stessi diritti per tutti sono la pietra angolare dei valori umani ed europei».
I welcome the adoption of the Law on Same Sex Life Partnership in ?? Parliament!
A great step in the right direction for MNE society, its democratic maturity & integration processes. Equality & same rights for all are the cornerstone of human and European values. #LGBTIQ (1/2) pic.twitter.com/0kJ0Xn1Vtt— Duško Marković (@DuskoMarkovicCG) July 1, 2020
Per il presidente Milo Đukanović, invece, il Montenegro «è un passo avanti verso l’adesione alle democrazie mondiali più sviluppate».
?? is one step closer to joining the most developed world democracies! By adopting the Law on Same Sex Life Partnership, ?? is for the first time regulating the legal rights of same-sex couples! #LGBT@UNHumanRights@EURightsAgency@ILGAEurope
— Milo Đukanović (@predsjednik_cg) July 1, 2020
Gli attivisti Lgbt+ hanno accolto con favore la legge, che entrerà in vigore tra un anno dopo la messa a punto dei relativi regolamenti attuativi. Il governo, che ha promosso i diritti Lgbt+ con un piano d’azione per il periodo 2019-2023, comprese proposte di formazione antidiscriminazione per la polizia e gli operatori sanitari, ha dovuto affrontare le reazioni di una società socialmente conservatrice. Durante il dibattito parlamentare di martedì i deputati dell’opposizione, hanno descritto i partenariati civili tra persone dello stesso sesso come imposti dai «satanisti del mondo globalizzato».