Al via da stasera la XIII° edizione del Padova Pride Village, il più grande festival Lgbt + italiano che, fino a settembre accoglierà i propri ospiti, dal mercoledì alla domenica, con un ricco programma di musica, concerti ed eventi culturali all’insegna del divertimento e dell’affermazione dei diritti civili. La serata di apertura sarà caratterizzata dalla consegna del premio di Persona Lgbt+ dell’anno a Vladimir Luxuria.
A poche ore dall’inizio della kermesse abbiamo raggiunto il direttore artistico Lorenzo Bosio per saperne di più.
Lorenzo, quest’anno il Padova Pride Village sarà indubbiamente diverso dagli altri. Che cosa vi ha spinto ad organizzarlo e quali risultati vi aspettate?
Quest’anno sarà un Village molto diverso ma consapevole che c’è stata un’enorme tragedia in termini di vite umane e problematiche economiche. Tragedia, che ci spinge alla responsabilità e a capire quali sono le priorità. Attenendoci a quelle che sono le disposizioni governative (centrale e regionale), abbiamo deciso di farlo, perché abbiamo pensato che, quest’anno, se non fosse esistito un presidio forte contro l’omotransfobia qual è il Padova Pride Village, non avremmo fatto il nostro dovere. Perché quest’anno, dopo le unioni civili, siamo chiamati a essere uniti e coesi. L’arma migliore è quella che, nel grande gioco che sono le serate del PPV, ci sia sempre un momento forte di riflessione. È questo il nostro primo pensiero ed è per quello che l’abbiamo fatto. Poi dobbiamo tanto alla città di Padova e al PPV stesso, che ha avventori provenienti da tutta Italia: è la casa estiva delle vacanze per tutti coloro che vogliono venire a divertirsi nel pieno rispetto delle regole e degli altri. Quindi tutti tranne gli omofobi.
Quali saranno gli eventi più importanti di questa edizione?
La nostra sarà una stagione in cui il classico libretto non ci sarà. Per cui abbiamo deciso che, per non esporre al rischio i nostri villeggianti, il nostro sarà un programma che si sviluppi sulla base di quello che sta succedendo in Italia a livello socio-sanitario. Quindi avremo tantissimi momenti di spettacolo, approfondimenti culturali e talk. Avremo tantissimi ospiti del mondo degli influencer, che presenteranno i loro libri. Una grande parte di show, dedicata alla parte cena: quindi tutti seduti a guardare agli spettacoli. E poi la discoteca contingentata ma sicura e divertente.
Alessandro Zan, fondatore del PPV, è anche il relatore della legge contro l’omotransfobia alla Camera. Quale messaggio lanceresti a chi dice che essa non è necessaria o a chi è tiepido a fronte degli attacchi delle destre?
Il fondatore non è solo tale ma è anche un grande amico, di cui conosco e apprezzo il suo coraggio, la sua caparbietà e la sua voglia di cambiare il nostro Paese. Non solo questa legge è fondamentale: noi saremo presidio di resistenza contro i vergognosi attacchi delle destre. È importante che passi questa legge in un momento di crisi economica come quello attuale, perché è ormai assodato che tutti quei Paesi, in cui i diritti civili e umani delle persone sono tutelati, sono interessati da risvolti positivi anche sul piano economico. Se le destre attaccano, noi attacchiamo con il colore, con il calore e mai con il livore.